Mandare in guerra gli elefanti. Ecco l’insolito compito del leggendario porto-fortezza appena scoperto in Egitto, sulle coste del Mar Rosso.
Un gruppo archeologico polacco-americano ha rinvenuto i resti di quelli che pensano essere l’avamposto fortificato dell’antico porto di Berenice, da cui partivano gli eserciti di elefanti per il fronte oltremare. Un sito ellenistico risalente a 2.300 anni fa, costruito dalla dinastia di faraoni discendenti da Tolomeo, uno dei generali di Alessandro Magno.
La parte più grande e più fortificata di Berenice si sviluppa per 160 metri di lunghezza e 80 metri di larghezza: possenti mura che delimitano tre grandi cortili, dove si trovavano magazzini, laboratori e negozi.
«Un enorme complesso fortificato chiuso», spiegano gli archeologi Marek Wozniakand e Joanna Radkowska, in cui «aspetto più impressionante è la sua architettura monumentale ben realizzata, rimasta coperta e protetta sinora dalla sabbia».
Le prime rovine del porto greco-romano sono state rinvenute nel 2012 dai team guidati da Steven Sidebotham dell’Università del Delaware e Iwona Zych del Centro polacco di archeologia mediterranea, ma sono serviti anni agli esperti per misurare e datare la scoperta, ora pubblicata sulla rivista scientifica Antiquity.
«Una doppia linea di mura proteggeva la parte occidentale della fortezza, mentre una sola era sufficiente più a est e a nord», suggerendo che i difensori erano meno preoccupati per un attacco proveniente da quella direzione, affermano Wozniakand e Radkowska.
All’interno della fortezza, invece, gli archeologi hanno trovato un pozzo scavato nella roccia e una serie di canali di scolo in grado di immagazzinare e distribuire sia l’acqua sorgiva che quella piovana, suggerendo che Berenice «aveva un clima più umido di oggi».
Nel sito sono stati riportati alla luce anche figurine di terracotta, monete, un pezzo di un teschio di un giovane elefante e due grandi piscine che potevano avere una capacità di oltre 17 mila litri.
Autore: Noemi Penna
Fonte: www.lastampa.it, 9 gen 2019