Nella necropoli di Tel El-Tabila, in Egitto, gli scavi archeologici effettuati in una mastaba hanno portato alla luce due tombe, tre scheletri e numerosi ushabti – delle piccole statuette funerarie.
I reperti sono stati datati al Periodo tardo dell’Egitto (664 – 332 a.C.). Una collezione di 14 amuleti è stata trovata sepolta accanto a una delle sepolture. L’amuleto più importante raffigura la triade di dèi Amon, Horus e Nefti.
Accanto al secondo scheletro è stata rinvenuta una collezione di 29 amuleti, tra cui uno scarabeo a forma di cuore e amuleti in granato. Vicino al terzo scheletro vi erano invece 12 amuleti con il famoso Occhio di Horo.
Ali El-Asfar, a capo della sezione dell’Antico Egitto presso il Ministero delle Antichità, spiega che sono due le bare in pietra calcarea di forma antropoide con una mummia all’interno.
Nella prima, la mummia è coperta con un cartonnage dorato e decorato con geroglifici e con il cartiglio del faraone Psammetico I, della XXVI dinastia. La mummia è in cattivo stato a causa degli alti livelli di umidità.
Una cassetta di legno è stata inoltre trovata insieme ad amuleti e a 300 ushabti di faience in parte danneggiati.Tel El-Tabila è una necropoli e ospita una serie di tombe datate tra la XXII e la XXVI dinastia.
Recentemente, gli archeologi avevano già rinvenuto una collezione di 180 ushabti e un sarcofago in pietra calcarea dentro una mastaba del Periodo tardo dell’Egitto. Apparteneva a una donna chiamata Werty, figlia di Rtrs.
Fonte: http://www.ilfattostorico.com , 9 marzo 2014