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EGITTO. Scoperte altre 40 mummie.

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epa07337946 Mummies found at Tuna el-Gebel archaeological site in Minya, 270km south of Cairo, Egypt, 02 February 2019. The Egyptian ministry of Antiquities announced on the same day newly discovered tombs to be the first discovery of 2019 at Tuna el-Gebel archaeological site in Minya. The tombs are belived to be familial grave for an elite middle class family with large number of human mummies of all genders and ages found in multiple burial chambers. Studies shows that the grave could be from Ptolemaic or early Roman and Byzantine periods. EPA/STR

L’Egitto annuncia la prima scoperta archeologica del 2019: un sito con 40 mummie a Touna El-Jabal, nei pressi di Minya, città a poco piu’ di 200 km a sud del Cairo. E’ il terzo anno consecutivo che viene annunciato un rinvenimento in quest’area. Le mummie sono state trovate all’interno di camere funerarie scavate nella roccia. Secondo l’agenzia Mena, dovrebbero appartenere ad una famiglia della classe media. Il periodo indicato per la datazione copre un arco temporale molto vasto (periodo tolemaico, romano o bizantino) e si presume quindi che la piccola necropoli sia stata utilizzata per secoli. Per questo i corpi hanno diversi stati di conservazione e tecniche di inumazione: alcuni sono deposti in sarcofagi in pietra calcarea, legno o terracotta, altri semplicemente adagiati sul pavimento in nicchie scavate sulle pareti. Inoltre, dieci appartengono a bambini. Alcune, presentano decorazioni con scritture a mano in demotico, una forma usata dalla gente comune.
Il ministro delle Antichità egiziano, Khaled El-Enany, ha comunicato che “numerose nuove scoperte archeologiche saranno annunciate prossimamente in Egitto”, mentre, la ministra del Turismo, Rania al Mashat ha sottolineato che esiste un’eccellente cooperazione fra il suo dicastero e quello dell’Antichità e che questo contribuirà a creare attesa per l’apertura al Cairo del nuovo “Grande museo egiziano” prevista “per l’anno prossimo”.
Risulta evidente il fatto che le autorità egiziane vogliano puntare sull’archeologia per attrarre i turisti dopo che, per otto anni, due rivoluzioni e vari attentati terroristici hanno colpito l’industria delle vacanze egiziana che rappresenta uno dei pilastri dell’economia nazionale. Infatti, di recente, l’Egitto ha annunciato una serie di scoperte archeologiche o interventi di restauro: da ultimo, un sistema per bloccare la proliferazione di muffe favorite dall’afflusso di turisti all’interno della tomba del faraone-bambino Tutankhamon nella Valle dei Re a Luxor e, il mese scorso, 20 tombe di oltre 5.000 anni fa che custodivano fra l’altro simulacri di scarabei, posate di pietra e fossili di animali.

Autore: Maria Rosaria Pastorelli

Fonte: www.qaeditoria.it, 4 feb 2019

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