Chi ha detto che le sorprese dell’Egitto sono finite? La Valle dei Re non smette di riservarle agli archeologi che da secoli lavorano in questi siti.
Una delle ultime, sorprendenti scoperte è quella ad opera di un gruppo di archeologi svizzeri, che sta scavando nella Valle dei Re. Gli studiosi si sono imbattuti per caso nella tomba di una donna, che di mestiere faceva la cantante.
A rivelare il nome e la professione della donna è l’iscrizione apposta sulla tomba: Nehmes Bastet, cantante del tempio, vissuta durante la XXII Dinastia Egizia (approssimativamente tra il 945 e il 712 a. C.). Il prezioso sarcofago conteneva la mummia della donna pressoché intatta.
All’apertura del sarcofago erano presenti la professoressa Susanne Bickel dell’Università di Basilea diversi suoi colleghi, dal Capo Ispettore delle Antichità dell’Alto Egitto, il dottor Mohamemed el-Bialy e dall’ispettore Ali Reda.
In realtà, il ritrovamento risale al primo giorno della rivoluzione egizia, il 25 gennaio del 2011.
Il sarcofago era stato aperto per poi essere di nuovo sigillato, e la scoperta era stata messa a tacere, fino ai primi del gennaio del 2012, quando dopo l’inizio della stagione di scavi di quest’anno, il sarcofago è stato identificato come una delle pochissime tombe della Valle dei Re che non sono ancora state saccheggiate dai predoni e immediatamente studiato dagli archeologi svizzeri.
Elina Paulin-Grothe, una collega della professoressa Bickel, racconta che la tomba non era stata costruita appositamente per la cantante, ma era stata riutilizzata per la sua inumazione dopo ben 400 anni dalla sepoltura del proprietario della tomba.
“Nella Valle dei Re si trovano altre tombe che non appartengono alle dinastie reali”, dice la professoressa Bickel, “ma in gran parte appartengono alla XVIII Dinastia (1500 – 1400 a. C.)”.
Il Ministro delle Antichità Egizie precisa: “La cantante nel sarcofago era la figlia del sommo sacerdote Amon e la scoperta è importante perché ancora una volta mostra che il sito della Valle dei Re è stato utilizzato per sepolture di uomini e donne non appartenenti alla famiglia reale, e dimostra che è stato utilizzato per inumazioni successive alla XVIII Dinastia”.
Chissà quante sorprese ci rivelerà ancora l’antico Egitto.
Non resta che continuare a scavare.
Una delle ultime, sorprendenti scoperte è quella ad opera di un gruppo di archeologi svizzeri, che sta scavando nella Valle dei Re. Gli studiosi si sono imbattuti per caso nella tomba di una donna, che di mestiere faceva la cantante.
A rivelare il nome e la professione della donna è l’iscrizione apposta sulla tomba: Nehmes Bastet, cantante del tempio, vissuta durante la XXII Dinastia Egizia (approssimativamente tra il 945 e il 712 a. C.). Il prezioso sarcofago conteneva la mummia della donna pressoché intatta.
All’apertura del sarcofago erano presenti la professoressa Susanne Bickel dell’Università di Basilea diversi suoi colleghi, dal Capo Ispettore delle Antichità dell’Alto Egitto, il dottor Mohamemed el-Bialy e dall’ispettore Ali Reda.
In realtà, il ritrovamento risale al primo giorno della rivoluzione egizia, il 25 gennaio del 2011.
Il sarcofago era stato aperto per poi essere di nuovo sigillato, e la scoperta era stata messa a tacere, fino ai primi del gennaio del 2012, quando dopo l’inizio della stagione di scavi di quest’anno, il sarcofago è stato identificato come una delle pochissime tombe della Valle dei Re che non sono ancora state saccheggiate dai predoni e immediatamente studiato dagli archeologi svizzeri.
Elina Paulin-Grothe, una collega della professoressa Bickel, racconta che la tomba non era stata costruita appositamente per la cantante, ma era stata riutilizzata per la sua inumazione dopo ben 400 anni dalla sepoltura del proprietario della tomba.
“Nella Valle dei Re si trovano altre tombe che non appartengono alle dinastie reali”, dice la professoressa Bickel, “ma in gran parte appartengono alla XVIII Dinastia (1500 – 1400 a. C.)”.
Il Ministro delle Antichità Egizie precisa: “La cantante nel sarcofago era la figlia del sommo sacerdote Amon e la scoperta è importante perché ancora una volta mostra che il sito della Valle dei Re è stato utilizzato per sepolture di uomini e donne non appartenenti alla famiglia reale, e dimostra che è stato utilizzato per inumazioni successive alla XVIII Dinastia”.
Chissà quante sorprese ci rivelerà ancora l’antico Egitto.
Non resta che continuare a scavare.
Autore: Claudia Pezzetti
Fonte: http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-16576265