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Edda BRESCIANI: La porta dei sogni. Interpreti e sognatori nell’Egitto antico.

Nell’Egitto antico si sognava di notte e di giorno. I sogni nascevano dormendo nella propria casa o dentro i templi. C’erano molti templi dove sognare, erano aperti a tutti, a sognatori di ogni livello sociale. A sognare erano uomini e donne, privati e sacerdoti, i seguaci di Seth e quelli di Horo, sognatori “politici” e faraoni. Si sognavano animali sacri e belve feroci, frutti e piante, strani accoppiamenti, parti bizzarri e ancor più singolari allattamenti. I sogni facevano insomma parte del mondo egiziano, e così la loro interpretazione.

In verità, nella civiltà egiziana più antica, durante il sonno che rende gli uomini cosí vulnerabili, il sogno era stato l’habitat pericoloso, il luogo di incontri paurosi con spiriti, fantasmi e morti scontenti da placare con preghiere e offerte, e da respingere con formule magiche e talismani. Piú tardi, il sogno ha invece assunto la funzione di una porta aperta sul futuro, un presagio di ciò che accadrà. Ed è nel Nuovo Regno che si incontrano le prime liste e i racconti di sogni. L’interesse per i sogni e per il loro significato continua e si arricchisce poi nell’Egitto più tardo, ellenistico e romano.

Edda Bresciani legge e commenta per noi i testi magici di protezione del sonno e i Libri dei Sogni egiziani (qui in una nuova traduzione), veri manuali e repertori, dove i sogni sono elencati col loro significato di auspicio buono o cattivo per tutte le occasioni della vita. Il lettore scopre allora che timori, speranze, visioni e ossessioni degli antichi abitanti della terra del Nilo non erano dissimili da quelli dell’uomo di oggi, e che lo schema di interpretazione antico si avvicina molto a quello delle Chiavi dei sogni moderne.

“L’autrice, un’autorità nel settore, scrive in modo divertente e chiaro. E’ la prima volta che in Italia si mette insieme tutta la documentazione disponibile sull’interpretazione dei sogni egizi, non solo traducendo e interpretando ex novo i testi sopravvissuti ma anche ricostruendo anche l’atteggiamento degli antichi abitanti della terra del Nilo davanti alla vulnerabilità del sonno.”
(Antonella Barina, la Repubblica, 8.4.2005).

Edda Bresciani, filologa, storica, archeologa di fama internazionale, è professore di Egittologia dell’Università di Pisa e direttore delle Missioni archeologiche in Egitto dell’Ateneo Pisano. E socio dell’ Académie des Inscriptions et belles Lettres e dell’Accademia Nazionale dei Lincei ed è stata nominata Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Museo Egizio di Torino. Ha pubblicato fra l’altro Sulle rive del Nilo (2000) Nove Faraoni (2001) e ha curato nei Meridiani I testi religiosi dell’antico Egitto (2001). Presso Einaudi ha pubblicato Letteratura e poesia nell’antico Egitto. Cultura e società attraverso i testi. (1999).

(Einaudi, 2005)

Presentazione nell’ambito di LEGGERE PER NON DIMENTICARE, ciclo d’incontri a cura di Anna Benedetti. Introduce: Rosario Pintaudi.
Mercoledì 11 gennaio 2006 ore 17.30 – Biblioteca Comunale Centrale – via Sant’Egidio, 21 – Firenze

Cronologia: Egittologia
Link: http://www.leggerepernondimenticare.it

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