I Carabinieri del Comando Compagnia Carabinieri di Dolianova hanno rinvenuto 350 reperti archeologici risalenti al periodo fenicio e punico-romano tra cui maschere votive in terracotta, strumenti da punta e taglio, monete, monili del periodo fenicio-punico-romano, nonchè bronzetti la cui autenticità è al vaglio dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. Per omessa denuncia e possesso illecito di beni culturali è stato denunciato un pensionato.
250 antiche monete, 10 maschere votive di terracotta di epoca punico-romana, una cinquantina di utensili a punta e da taglio, una ventina di anelli ed orecchini in metallo e alcuni frammenti di anfore sono stati recuperati dai Carabinieri della Compagnia di Dolianova, durante una perquisizione nel Paese. Tutto il materiale sequestrato si trovava, in ottimo stato di conservazione, nell’abitazione di un pensionato di 59 anni, che è stato denunciato in stato di liberta’, per omessa denuncia e possesso illecito di beni culturali. L’uomo deteneva i reperti in parte esposti all’interno di una vetrinetta della casa, in parte occultati.
I militari, guidati dal Cap. Giovanni Ferrari, erano sulle tracce del pensionato ormai da qualche tempo e sono riusciti a raccogliere elementi tali da permettere di arrivare a recuperare tutto il materiale. ”Ancora non sappiamo se ci si trovi davanti ad un vero e proprio traffico di reperti archeologici – ha spiegato il Cap. Ferrari – Come, però, ha sottolineato la Soprintendenza ai beni archeologici di Cagliari ci si trova davanti a pezzi di grande valore”. I Carabinieri, tra le altre cose, hanno recuperato anche una chiave di epoca romana un unicum che si ritrova, non in perfette condizioni, solo al Museo Archeologico di Cagliari.
L’operazione scattata a Dolianova è stata eseguita all’interno di un blitz anticrimine scattato nel corso del fine settimana e effettuato dagli uomini del Comando provinciale dei Carabinieri di Cagliari. In manette sono finite 13 persone, accusate a vario titolo, di traffico di droga, evasione e tentato omicidio, mentre altre 15 sono state denunciate a piede libero.
Nell’operazione, che ha consentito di recuperare una ingente quantità di refurtiva e di sequestrare cocaina, eroina e hashish, sono stati impegnati 250 militari tra cui anche le unità cinofile
Fonte: Sardegna Oggi 03/04/2006
Autore: Fabrizio Fois