La terra del lago restituisce nuovi tesori. Chi si immaginava che nell’estate 2009, da un habitat rurale e apparentemente fatiscente, potessero riemergere un cimitero di presunta epoca longobarda e i resti di una antica pieve? In maniera quasi casuale, nell’entroterra desenzanese le indagini archeologiche condotte tra il 15 giugno e il 15 luglio 2009 hanno riportato in luce alcuni tasselli della storia della città gardesana.
I ritrovamenti sono avvenuti in seguito agli interventi per la realizzazione di una nuova struttura alberghiera tra Desenzano e Lonato. Gli scavi sono stati avviati (e finanziati) dai proprietari ed effettuati da una ventina di studenti di Archeologia dell’Università di Padova, sotto la direzione dei professori Gian Pietro Brogiolo e Alexandra Chavarrìa.
I presunti resti di un battistero (la conferma verrà dagli accertamenti del prossimo anno quando la ricerca riprenderà) potrebbero appartenere alla più antica chiesa del comprensorio desenzanese: se si considerano le tecniche costruttive, la copertura e i materiali, dicono gli esperti, l’edificio è databile al V-VI secolo.
«Il tempio attuale, del 1400, sarebbe sorto su una chiesa dell’XI-XII secolo. In più, conserva tracce di strutture che sembrano appartenere a un edificio antecedente », spiega lo studioso locale Giuseppe Tosi, che segnalò la pieve anni fa nel suo libro “Le chiese dimenticate”.
A inizio estate, dal sottosuolo sono emersi anche i resti di un ampio insediamento e di 26 sepolture di varie epoche, con tombe addirittura del VII secolo, e scheletri di antichi guerrieri, robusti e corpulenti, forse longobardi. Sembra aver resistito bene agli attacchi del tempo il piccolo edificio religioso detto di S. Lorenzino. Costruita lungo un antico tracciato, probabilmente di origine romana, che dal lago portava verso l’entroterra di Lonato, la pieve è al centro di un sistema rurale caratterizzato da ville romane e coltivato anche dopo il loro abbandono, tra il V e VI secolo.
L’attuale luogo di culto ha un’aula unica con abside semicircolare, dell’XI secolo, ma con volta a botte della fine del XVII secolo.
Le indagini archeologiche hanno permesso di riconoscere l’intera pianta della chiesa primitiva a navata unica, di oltre 26 x 20 metri, con annessi laterali, portico in facciata e un edificio rettangolare addossato al portico che potrebbe essere il battistero.
Fonte: AV Avvenire 14/08/2009
Autore: Francesca G. Ardenato
Cronologia: Arch. Medievale