In Crimea, durante la campagna di scavo in atto nella città di Tyritake (l’antico insediamento greco conosciuto con il nome di Dia) situata nella parte meridionale della moderna Kerch, è stata scoperta una statuetta in avorio del dio greco-egizio Harpocrate.
L’eccezionale scoperta è opera del Bosporos Archaeological Expedition of the Research Centre for History and Archaeology of Crimea, del Crimean Federal University di Vernadsky e del Centre for Archaeological Research Foundation Demeter.
La statuetta, straordinariamente ben conservata, risale al I secolo a.C. e rappresenta il dio bambino Harpocrate con in testa lo Pschent (la doppia corona dell’Alto e Basso Egitto), una cornucopia, un’oca e due satiri.
Harpokrates era una divinità egizia corrispondente all’antichissimo dio Horpakhred, ovvero ad Horo il fanciullo, figlio di Iside ed Osiride, e rappresentava anche la forma sincretica del dio Horo, del quale incarnava l’aspetto di figlio delle due divinità. Citato già negli antichissimi Testi delle Piramidi, e associato al monarca già nel Periodo Predinastico, il suo culto vide il suo apice durante il Terzo Periodo Intermedio (soprattutto nell’Alessandria Tolemaica) dove l’iconografia più diffusa lo rappresentava come un bambino stante, con la testa rasata e la classica treccia da fanciullo sul lato destro della testa, mentre si portava un dito in bocca; altre volte, invece, era in braccio a sua madre Iside mentre questa lo allattava (scena che nella religione Copta ispirò l’iconografia della Vergine con il bambino).
Il suo culto venne ben presto abbracciato dai Greci e dai Romani che lo venerarono come il dio del silenzio, dei segreti e della riservatezza, mentre secondo Plutarco rappresentava anche l’incarnazione della speranza. Evidentemente è grazie al culto praticato dagli antichi Greci che la statuetta in avorio del dio è giunta fin qui. Viktor Zinko, direttore della missione di scavo, ha precisato che quest’anno i lavori sono stati effettuati in due aree diverse della città antica.
Le indagini si sono concentrate sulla fortezza, che dalla seconda metà del IV secolo all’inizio del III secolo a.C. era servita da potente struttura difensiva, e sul quartiere residenziale situato a sud delle mura cittadine dove è stato trovato un edificio altomedievale con un grande fornello in pietra. Anche le mura e gli edifici adiacenti sono state oggetto di studio che ne ha determinato la datazione alla fine del VI secolo a.C. Durante il corso degli scavi, sono state scoperte numerose strutture risalenti al VI-I secolo a.C. e, oltre alla statuetta in avorio del dio Harpocrate, sono state trovate anfore, ceramiche e monete di bronzo.
Fonte: Turisti del Tempo – turistideltempo@gmail.com