A Cremona gli scavi in Piazza Marconi (già nel 1983 avveniva il ritrovamento di un muro romano) continuano dopo una serie di ritrovamenti di grande interesse. Lo scavo ha superato i 5 metri di profondità, in tutta l’area, e oltre 7 metri nella parte sud/est. Tra i principali ritrovamenti, nell’angolo nord/ovest, un fabbricato in argilla e legno rivolto verso la strada romana che correva lungo il lato nord dell’attuale piazza.
La struttura presenta un pavimento in terra battuta ed una canaletta di scolo. Sono apparsi, ben visibili, una serie di buchi da palo, di varie dimensioni, per l’alloggio delle strutture portanti del tetto. Lo scavo, sui lati nord ed ovest, ha permesso d’individuare una serie d’edifici di varie dimensioni. Il lato ovest dell’area interessata ha “regalato” tre/quattro stanze con muri, purtroppo, spogliati. Le stanze sono state riempite di macerie derivanti dalle distruzioni del 69 d.C.
Sopra le macerie è stato costruito parte di un edificio del III sec. d.C. (con il sistema di riscaldamento ad aria calda, ad ipocausto). Attualmente i lavori procedono con il completamento dello svuotamento delle stanze, che hanno già permesso il recupero di 120 cassette d’intonaco dipinto e 40 cassette di mosaici.
Un aspetto interessante e curioso, dello scavo, è la presenza di numerose buche (cave per l’argilla o fondazione per grandi edifici) di dimensione di circa 3 x 4 metri e profondità di 2. Numerosissimi i frammenti d’argilla cruda delle pareti, mattoni in argilla cruda oltre a coppi e tegole in terracotta.
I reperti recuperati comprendono monete, vetri e frammenti di ceramica grezza e terra sigillata africana.
Tra la lista degli oggetti più interessanti, un piedistallo di una statuetta di bronzo, una chiave di bronzo, elementi di mobilio di bronzo, un osso inciso, una vaso costolato in vetro, aghi di bronzo ed osso e frammenti di statuette in terracotta.
Mistero per alcuni reperti di provenienza africana, che non coincidono con il periodo e le informazioni storiche.
Autore: Edmondo Bianchi