Scoperta eccezionale quella effettuata in Corsica dagli archeologi dell’Institut National Recherches Archéologiques Préventives che hanno individuato i resti di un antico villaggio dell’età del bronzo in ottimo stato di conservazione e che hanno consentito di ottenere numerose informazioni relativa a come si viveva allora sull’isola.
La scoperta è avvenuta nei pressi di Sartena, città ubicata nel sud ovest della Corsica ed è stato proprio l’INRAP a confermare che il villaggio trovato su una collina che domina una sponda del fiume Rizzanesi è “eccezionalmente ben conservato”.
Ci troviamo a non molta distanza dalla foce del fiume nel golfo di Valincu: gli scafi sono stati effettuati nel periodo pre pandemia, tra il 2019 e l’inizio del 2020, prima di iniziare i lavori di costruzione di un complesso residenziale. Si tratta di un villaggio fortificato distribuito su circa un ettaro di superficie, composto da circa 10-12 abitazioni. Qui sono state trovate opere di recinzione in particolare nella zona meridionale del colle; è stato accertato che file di palizzate proteggevano il villaggio nel periodo dell’età del bronzo ovvero tra il 2000 e il 1800 a.c. ma in seguito al loro posto venne realizzato un fossato difeso con tutta probabilità da un terrapieno e qui era stata eretta una nuova palizzata. A seguire il sistema di protezione cambiò ancora: nel 1500 a.C. venne costruito un muro a secco.
I resti delle abitazioni hanno fornito informazioni preziose sulla loro composizione interna e dettagli sono stati ricavati anche in merito ai mezzi di sostentamento della comunità, che viveva grazie alla coltivazione dei cereali, alla raccolta delle ghiande e all’allevamento del bestiame. Per immagazzinare i prodotti si utilizzavano vasi sepolti di grandi dimensioni e le carni venivano affumicate per poter durare a lungo nel tempo. Gli archeologi hanno rinvenuto anche oggetti artigianali come vasellame e monili.
Fonte: www.scienzenotizie.it, 15 ott 2021