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CORLETO MONFORTE (Sa). MWA Museums costituisce la macro area Alburni-Calore.

roscigno

Giovedì 3 Aprile 2025, presso la sede comunale di Corleto Monforte (SA), si è riunito il primo direttivo di otto dei trenta Comuni aderenti al progetto MWA Museums, per la costituzione della macro area di ricerca archeologica e musealizzazione Alburni-Calore.
Comune capofila è stato eletto Corleto Monforte, sede dell’antica contea longobarda da cui è nato l’incastellamento longobardo dell’intera area.
I Comuni di Altavilla Silentina, Castel San Lorenzo, Corleto Monforte, Felitto, Laurino, Magliano Vetere, Serre, Sicignano degli Alburni, si sono accordati sulla costituzione di un ente giuridico con cui chiedere un primo finanziamento ministeriale per le investigazioni strutturali ed archeologiche su vasta scala necessarie alla conferma accademica di quanto emerso da un primo studio di ricerca e di ricostruzione storica sull’alto medioevo longobardo dell’intera area.
A seguito delle evidenze archeologiche, si procederà allo sviluppo di un progetto museale territoriale a vasta scala coinvolgente anche gli altri Comuni dell’area aderenti al progetto. Da una prima ricerca durata otto mesi, da Aprile a Novembre 2024, finanziata dal fondo privato del progetto MWA Museums, sono comunque già emersi numerosi indizi storici e strutturali, mediante sopralluoghi, rilievi, ed investigazioni non invasive, che non lasciano dubbi al direttore del progetto Thomas Allocca sulla straordinaria potenzialità dell’area compresa tra i monti Alburni e la valle del fiume Calore in termini di musealizzazione altomedievale, in rappresentanza del più importante ducato longobardo d’Italia, quello di Benevento, e di una storia altomedievale della Lucania occidentale ancora sconosciuta, in attesa di essere portata alla luce e scritta per la prima volta dopo oltre un millennio.
La ricerca, che ha già prodotto una pubblicazione registrata a Dicembre 2024, Krunatun, nel frattempo si sta estendendo a nuove macro aree, prevedendo di raggiungere entro Giugno 2025 l’adesione al progetto di almeno 40 Comuni.
Tutte le macro aree saranno parte del progetto unico che si prevede di presentare alla Comunità Europea nel 2026 con partnerships internazionali americane e scandinave a cui MWA sta già lavorando.
Il progetto MWA Museums nasce con la mission di fornire un nuovo modello di sviluppo urbano e territoriale ad applicazione internazionale, un modello che partito dal cuore del Parco Nazionale del Cilento patrimonio UNESCO, si possa presentare in Europa come modello di invenzione italiana per la risoluzione del problema dello spopolamento trasformandolo da incubo a risorsa, integrando progetti di rigenerazione urbana e territoriale a progetti museali sistemici a vasta scala, evitando la mummificazione e l’ospedalizzazione dei centri storici, e lo spreco di danaro pubblico in progetti di make-up che non portano ricchezza reale ma solo nominale, ma soprattutto un modello che con una nuova visione integrata e sistemica a vasta scala utilizza i beni culturali come risorsa di protezione del territorio contro l’impoverimento della qualità politica, perché un territorio che muore nel numero dei suoi abitanti è già morto nelle ambizioni di bellezza dei suoi amministratori.
Tra le varie scoperte già fatte, numerose sono le ipotesi di ricostruzione dei nomi longobardi originali di molti centri altomedievali il cui toponimo erroneamente si crede si tramandi di origine latina, tra cui ad esempio Controne, Corleto, Roscigno, Rofrano, Serre, Sacco.
Dalle analisi urbanistiche e strutturali non invasive è invece già emerso che molti impianti proto-urbani altomedievali sono collegabili a modelli simbolici di paganesimo scandinavo, e che l’intera area fu visitata da nobili nord europei, dunque contatti longobardi con corti reali norrene e anglosassoni.

Sant’Angelo a Fasanella

A supporto di questa teoria, il ritrovamento di un’epigrafe in area Sant’Angelo a Fasanella, ipotizzata di VII-VIII secolo e in lingua runica fuþork, che lascia ipotizzare il passaggio di una nobile Anglosassone in pellegrinaggio nella contea di Krunatun, amica del conte e legata alla corte reale dei Sassoni, posizionando l’area Alburni-Calore in un circuito di pellegrinaggio micaelico-trinitario altomedievale di altissimo prestigio, di risonanza internazionale, che collegava l’abbazia di Montecassino ai santuari micaelici di Monte Sant’Angelo in Gargano, e di Sant’Angelo a Fasanella.

 

Autore testo e immagini:
Thomas Allocca
director MWA Museums project
www.whiteoak.it/mwa

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