Archivi

CORATO (Ba): Così valorizzeremo il nostro dolmen.

Ubicato a circa cinque chilometri dal centro cittadino, in contrada Colonnella, il Dolmen di Corato o dei Paladini, viene fatto risalire ad un periodo preistorico databile intorno al secondo millennio a. C.. La sua scoperta avvenne nel 1913 ad opera di uno studioso dell’epoca, Marco Gervasio, scopritore quattro anni prima del Dolmen di Bisceglie.

Il monumento preistorico coratino fu poi restaurato, con un intervento di tipo conservativo nel 1984, a cura della Sopraintendenza Archeologica della Puglia. Grazie al progetto Sviluppo Sud, finanziato dall’Acri (Associazione delle Casse di Risparmio) che sostiene progetti di recupero e valorizzazione di beni artistico e culturali del Sud Italia, il Dolmen coratino è stato inserito nel quadro delle opere pugliesi da finanziare, grazie ad una somma complessiva di circa 4,5 milioni di euro. La città di Corato ha elaborato, in collaborazione con la “Compagnia delle Formiche” e la locale sezione di “Archeoclub d’Italia”, il progetto denominato “La leggenda della Chianca dei Paladini” volto a realizzare un parco tematico-ambientale che abbia come nodo centrale il Dolmen di Corato ed il territorio ambientale circostante, prevedendo, inoltre, la fruizione guidata degli altri siti di interesse storico-architettonici presenti nelle zone limitrofe.

La valorizzazione del Dolmen si otterrà tramite un complesso sistema di azioni culturali e spettacolari quali visite guidate, laboratori di archeologia sperimentale a cura della sezione di Archeoclub d’Italia di Corato, presieduta dalla dottoressa Chiara Capozza, ed eventi teatrali aperti al pubblico, a cura della Compagnia delle Formiche, ispirati alla cultura preistorica, da tenersi in uno spazio debitamente adibito a teatro nelle immediate vicinanze del Dolmen. Saranno, infatti, organizzati itinerari turistico-ambientali con animazioni che rievocheranno scene di vita vissuta nell’antichità ed usanze e cultura dell’età del bronzo oltre ad attività ludiche volte a riprodurre manufatti in argilla e bronzo, pitture parietali, scene di vita quotidiana, simulazioni di scavi archeologici.

Questa iniziativa sarà tra le prime in Italia in cui teatro, archeologia e turismo saranno unite da un unico luogo, il Dolmen dei Paladini, e che potrebbe diventare uno dei principali siti turistici del territorio, considerando anche la breve distanza ,ed una strada di comunicazione diretta, con l’altro Dolmen esistente, quello di Bisceglie.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno Bari, 13/01/2006
Autore: Salvatore Vernice
Cronologia: Preistoria

Segnala la tua notizia