Nuove scoperte nel castelliere dell’età del bronzo della Gradiscje di Codroipo. Stanno dando i loro primi frutti infatti, le ricerche archeologiche avviate da circa una ventina di giorni nel sito che si estende su un’area di circa due ettari vicino al parco delle Risorgive. La ripresa degli scavi, dopo un anno di pausa, ha già messo in luce alcuni scarichi ceramici, residui di parti di vasi, anfore, contenitori di vario genere e grandezza, di notevole interesse. Scoperte, queste, che si aggiungono ad altri ritrovi parzialmente studiati negli anni precedenti e che vanno ad arricchire la già abbondante quantità di dati finora recuperati da questo sito.
Il castelliere della Gradiscje sta infatti fornendo una sequenza stratigrafica di fondamentale importanza per la ricostruzione dello sviluppo culturale che si ebbe nella pianura friulana nel XIII e nel XII secolo a.C.
A questa settima campagna di scavo, organizzata come le precedenti dal Museo archeologico di Codroipo in collaborazione con la Società friulana di archeologia e con la collaborazione scientifica dell’università di Padova, stanno prendendo parte circa una trentina di laureandi e specializzandi delle università di tutta Italia. A Codroipo sono giunti infatti studenti provenienti da Trieste, Udine, Padova e Milano, assieme a studenti liceali e volontari della Società friulana di archeologia. Per loro si tratta di un mese di intensi studi e ricerche durante il quale avranno l’opportunità di condurre i propri scavi in uno degli insediamenti più antichi della cittadina. I partecipanti sono quindi impegnati, sotto la guida di operatori con esperienza professionale, nelle varie operazioni di individuazione e delimitazione, pulizia, documentazione in pianta e sezione e smontaggio dei reperti trovati, del lavaggio e di una prima sistemazione dei resti rinvenuti per proseguire con la loro documentazione e classificazione preliminare.
Le ricerche, dirette da Costanza Brancolini coadiuvata da Giovanni Tasca, si protrarranno per quattro settimane, fino al 29 luglio. Ieri sera, alla presenza del vicesindaco e assessore alla cultura Ezio Bozzini e del coordinatore del gruppo archeologico Medio Friuli, Adriano Fabbro, è stata effettuata una visita guidata, con la presentazione preliminare, a opera del direttore degli scavi, dei risultati finora conseguiti e una dettagliata descrizione dei reperti più importanti ritrovati. Durante l’incontro i presenti hanno avuto l’opportunità di vedere e osservare da molto vicino le ultime scoperte e apprendere in modo approfondito le varie tecniche utilizzate per il loro rinvenimento.
Il castelliere della Gradiscje sta infatti fornendo una sequenza stratigrafica di fondamentale importanza per la ricostruzione dello sviluppo culturale che si ebbe nella pianura friulana nel XIII e nel XII secolo a.C.
A questa settima campagna di scavo, organizzata come le precedenti dal Museo archeologico di Codroipo in collaborazione con la Società friulana di archeologia e con la collaborazione scientifica dell’università di Padova, stanno prendendo parte circa una trentina di laureandi e specializzandi delle università di tutta Italia. A Codroipo sono giunti infatti studenti provenienti da Trieste, Udine, Padova e Milano, assieme a studenti liceali e volontari della Società friulana di archeologia. Per loro si tratta di un mese di intensi studi e ricerche durante il quale avranno l’opportunità di condurre i propri scavi in uno degli insediamenti più antichi della cittadina. I partecipanti sono quindi impegnati, sotto la guida di operatori con esperienza professionale, nelle varie operazioni di individuazione e delimitazione, pulizia, documentazione in pianta e sezione e smontaggio dei reperti trovati, del lavaggio e di una prima sistemazione dei resti rinvenuti per proseguire con la loro documentazione e classificazione preliminare.
Le ricerche, dirette da Costanza Brancolini coadiuvata da Giovanni Tasca, si protrarranno per quattro settimane, fino al 29 luglio. Ieri sera, alla presenza del vicesindaco e assessore alla cultura Ezio Bozzini e del coordinatore del gruppo archeologico Medio Friuli, Adriano Fabbro, è stata effettuata una visita guidata, con la presentazione preliminare, a opera del direttore degli scavi, dei risultati finora conseguiti e una dettagliata descrizione dei reperti più importanti ritrovati. Durante l’incontro i presenti hanno avuto l’opportunità di vedere e osservare da molto vicino le ultime scoperte e apprendere in modo approfondito le varie tecniche utilizzate per il loro rinvenimento.
Autore: Viviana Zamarian
Fonte: MessaggeroVeneto.it, 23 luglio 2011