Il Museo Cristiano di Cividale del Friuli si sviluppa in locali adiacenti al Duomo, in un vano rettangolare ricavato nel 1946 tra il cortile e la parete della navata destra, ed accoglie alcune tra le testimonianze più rappresentative della scultura alto medioevale, soprattutto di epoca longobarda, come l’altare di Ratchis ed il battistero di Callisto.
L’Altare in pietra, detto di Ratchis è il monumento più importante di questa struttura. Nella lastra frontale è raffigurato Cristo in trono affiancato da due cherubini, entro una mandorla sorretta da quattro angeli; le due lastre laterali contengono la Visitazione con la Vergine a S. Elisabetta nell’atto di abbracciarsi e l’Adorazione dei Magi con la Vergine sul trono che trattiene sulle ginocchia il Figlio; nella lastra posteriore, decorata da croci e ornati geometrici, si apre una finestrella corrispondente all’apertura del reliquiario. Sulla parete superiore della fronte e delle altre tre lastre che formano l’Altare, corre giro in giro un’iscrizione dedicatoria, un tempo colorata in minio: essa ci assicura che la datazione dell’opera va sicuramente posta tra gli anni 737 e 744, nel periodo cioè che intercorre tra l’elezione di Ratchis a duca del Friuli, prima, e a re del Regno Longobardo, poi. La centralità e la relativa staticità delle figure, l’armonia e l’equilibrio con i quali nonostante l’affollamento esse sono disposte nello schema compositivo, si legano a moduli bizantini e ravennati, mentre assonanze geometriche dell’Oriente ulteriore si riflettono specie sugli accessori vegetali e floreali di riempimento.
Ma tutte queste componenti trovano una loro sia pur moderata rielaborazione nella mentalità del lapicida o del gruppo di lapicidi autori dell’opera, che attingono largamente al bagaglio culturale barbarico, esprimendosi tra l’altro con una tecnica di lavorazione primitiva, tesa fino allo snaturamento delle forme fisiche nel tentativo di recuperare almeno parzialmente gli antichi modelli della scultura figurata ad altorilievo.
L’altro grande monumento conservato nel Museo Cristiano è il Battistero, detto di Callisto, formato da un ottagono con sette archetti originali ed uno spurio, sorretti da otto colonne che insistono su una balaustra nella quale sono inseriti frammenti di plutei marmorei di epoca alto medioevale. La vasca battesimale è ad immersione ed originariamente era posta dinanzi alla Basilica nella chiesa battesimale dedicata a S. Giovanni costruita dal Patriarca Callisto in luogo del primitivo battistero. Leggiadra è la decorazione degli archetti (tralci vitinei ed intrecci viminei) e plasticamente notevoli i simbolici animali scolpiti. Stilisticamente perfetti i capitelli (assai simili a quelli del Tempietto di S. Maria in Valle) a foglie d’acanto, probabilmente del V-VI secolo e riutilizzati. Sopra gli archi corre un ‘iscrizione dedicatoria che testimonia l’epoca della costruzione degli archetti, da fissarsi almeno agli anni successivi all’insediamento in Cividale del Patriarca Callisto, proveniente da Cormòns (737-756). Nel Battistero si incontrano e si amalgamano modelli e influssi classico-bizantini ed orientali; domina implacabilmente l’ornamentazione geometrica pur sullo sfondo di insistenze classiche e di richiami al perduto naturalismo del glorioso tralcio negli archivolti. Nella composizione ornamentale assume una funzione decisiva il folto gruppo dei motivi fantastici vegetali ed animali provenienti dall’Oriente ulteriore e destinati, proprio per la loro appartenenza al mondo culturale che non amava rappresentare la figura umana, ad influenzare negativamente il faticoso processo occidentale di riconquista della scultura figurativa, di cui un esempio o tentativo di grande valore si era realizzato certamente prima del tegurio callistino, nell’ Altare di Ratchis. Su di un lato del parapetto ottagonale del Battistero si trova inserito il cosiddetto pluteo di Sigualdo, originariamente appartenente alla chiesa di S. Giovanni Battista e dedicato -come appare nella iscrizione centrale della lastra -al Patriarca Sigualdo successore di Callisto (756-786). Vi sono raffigurati nei tondi angolari i simboli dei quattro Evangelisti, ciascuno con una iscrizione esplicativa, e nei due riquadri centrali una croce latina con rosette, palme e candelabri (in alto), un albero della vita con teste leonine, colombe e grifi affrontati (in basso). I simboli degli Evangelisti a mezzo corpo, che recano le tavolette con le iscrizioni a ciascuno pertinenti, sono trattati liberamente con scarsi riferimenti alla natura dei singoli animali (aquila, bue, leone), mentre il volto dell’ Angelo a pera rovescia si avvicina fortemente alle figurazioni dell’ Altare di Ratchis. Nella decorazione prevalgono moduli geometrici e animalistici tratti dal repertorio fantastico orientale. Prima di lasciare il Museo Cristiano, si osservino altri frammenti di scultura alto medioevale, tra i quali alcuni interessanti timpani di Ciborio provenienti dalla raccolta del Tempietto.
(testo tratto dalla guida” CIVIDALE del Friuli, introduzione e guida ai monumenti e all’arte della città ducale” di Amelio Tagliaferri).
L’altare di Ratchis a colori: è stato recentemente restaurato con la riscoperta di policromie originarie, che ora vengono presentate con una proiezione luminosa articolata e ben descritta che conduce ad una ricostruzione virtuale direttamente sull’originale.
Info: MUSEO CRISTIANO e TESORO DEL DUOMO
Via G.B. Candotti, 1 – 33043 Cividale del Friuli (UD)
Costo del biglietto ingresso: singolo è di 6€. Sono previste riduzioni per i gruppi di minimo 15 persone (5€) e per gli studenti fino ai 25 anni (2€). I bambini sotto gli 8 anni, le guide UE, i soggetti con handicap UE ed eventuali accompagnatori, i giornalisti e i membri ICOM entrano gratuitamente. Non sono previste riduzioni per gli over 65 anni e per gli insegnanti.
Il prezzo del biglietto integrato, che prevede l’ingresso anche al Museo Archeologico Nazionale ed al Tempietto Longobardo è di 15€ (9€ per i gruppi e 3€ per gli studenti).
Sito internet del museo: https://www.mucris.com/
Orari di apertura:
– aprile-settembre: da mercoledì a domenica 10-13 e 15-18
– ottobre-marzo: da mercoledì a domenica 10-13 e 15-17
Le prenotazioni possono essere effettuate tramite mail info@mucris.it o tramite numero di telefono 0432 730403.
Fonte: https://www.mucris.com/