Resti romani sono stati rinvenuti nel cantiere di Pedemontana, tra Cislago e Mozzate, nella zona di San Martino: i rilievi svolti nei giorni scorsi dagli archeologi della Soprintendenza per i beni archeologici.
Autostrada Pedemontana Lombarda spa conferma che “contestualmente ai lavori per la realizzazione della galleria artificiale di Cislago, in corrispondenza del cantiere che sta realizzando la deviazione provvisoria Sp 233 sul territorio quindi del comune di Cislago, sono attualmente in corso attività di scavo archeologico supervisionate dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia “.
La società precisa poi che: “Nel cantiere che sta lavorando alla deviazione provvisoria SP233, si sta tracciando il passaggio provvisorio dei mezzi di cantiere, che non interferisca con gli approfondimenti archeologici in corso”.
A fare chiarezza sui ritrovamenti interviene Barbara Grassi, funzionario della Soprintendenza regionale.
“In passato nella zona non vi erano mai stati particolari ritrovamenti archeologici, quelli avvenuti nei giorni scorsi rappresentano effettivamente un po’ una sorpresa anche per noi – spiega – l’area interessata dai rilievi è stata circoscritta, ed abbiamo avviato le verifiche per accertare la datazione dei resti dell’insediamento rinvenuto, che ipotizziamo siano antichi, rimasto per molto tempo all’aperto in quanto si trovava a pochi decine di centimetri dall’humus di superficie”.
“Al momento abbiamo accertato che le mura rinvenute sono state tagliate, utilizzandole quindi come una sorta di recipiente – continua l’esperta – all’interno abbiamo trovato delle ceramiche graffite di epoca rinascimentale e post-rinascimentale, assieme a degli importanti resti di cibo, castagne e del farro che risalgono al periodo tardo romano; materiale che abbiamo già inviato in un laboratorio specializzato perché venga attentamente analizzato”.
Gli scavi degli archeologi non sono per nulla passati inosservati.
“Ne ho sentito parlare anche io – fa sapere il segretario del Pd di Mozzate, nonché esperta ed appassionata d’arte, Francesca Preatoni – sarebbe interessante saperne di più anche perché mi risulta che i primi insediamenti fino a questo momento conosciuti nella zona di Mozzate risalivano al Medioevo”.
Autostrada Pedemontana Lombarda spa conferma che “contestualmente ai lavori per la realizzazione della galleria artificiale di Cislago, in corrispondenza del cantiere che sta realizzando la deviazione provvisoria Sp 233 sul territorio quindi del comune di Cislago, sono attualmente in corso attività di scavo archeologico supervisionate dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia “.
La società precisa poi che: “Nel cantiere che sta lavorando alla deviazione provvisoria SP233, si sta tracciando il passaggio provvisorio dei mezzi di cantiere, che non interferisca con gli approfondimenti archeologici in corso”.
A fare chiarezza sui ritrovamenti interviene Barbara Grassi, funzionario della Soprintendenza regionale.
“In passato nella zona non vi erano mai stati particolari ritrovamenti archeologici, quelli avvenuti nei giorni scorsi rappresentano effettivamente un po’ una sorpresa anche per noi – spiega – l’area interessata dai rilievi è stata circoscritta, ed abbiamo avviato le verifiche per accertare la datazione dei resti dell’insediamento rinvenuto, che ipotizziamo siano antichi, rimasto per molto tempo all’aperto in quanto si trovava a pochi decine di centimetri dall’humus di superficie”.
“Al momento abbiamo accertato che le mura rinvenute sono state tagliate, utilizzandole quindi come una sorta di recipiente – continua l’esperta – all’interno abbiamo trovato delle ceramiche graffite di epoca rinascimentale e post-rinascimentale, assieme a degli importanti resti di cibo, castagne e del farro che risalgono al periodo tardo romano; materiale che abbiamo già inviato in un laboratorio specializzato perché venga attentamente analizzato”.
Gli scavi degli archeologi non sono per nulla passati inosservati.
“Ne ho sentito parlare anche io – fa sapere il segretario del Pd di Mozzate, nonché esperta ed appassionata d’arte, Francesca Preatoni – sarebbe interessante saperne di più anche perché mi risulta che i primi insediamenti fino a questo momento conosciuti nella zona di Mozzate risalivano al Medioevo”.
Fonte: Patrimoniosos.it, 04/04/2012