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CINA. Gli scienziati hanno scoperto una nuova specie umana.

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Due ricercatori dell’Università delle Hawaii e dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino hanno probabilmente scoperto una nuova specie umana chiamata Homo juluensis (da Juluren, che significa “persone dalla testa grande”), forse imparentata con i denisoviani, i nostri misteriosi antenati siberiani.
Secondo quanto scoperto dallo studio pubblicato su Nature Communications, l’uomo juluensis sarebbe vissuto circa 300.000 anni fa in Asia orientale. La sua estinzione sarebbe poi avvenuta a causa dei cambiamenti nel clima dell’epoca, caratterizzata da diversi periodi glaciali, che ne avrebbero drasticamente ridotto la popolazione fino a farla scomparire “assorbita” dai primi umani moderni arrivati in Cina circa 120.000 anni fa.
A quanto pare gli Homo juluensis vivevano in piccoli gruppi cacciando cavalli selvaggi dai quali ricavavano tutto: carne, midollo, ossa e pellame per coprirsi.
“La vita nel nord della Cina non era proprio facile, in particolare in inverno, quando faceva molto freddo. Gli juluensis elaboravano le pelli degli animali che cacciavano utilizzando degli strumenti in pietra”, ha spiegato Christopher Bae, coordinatore dello studio.
I resti analizzati, appartenuti ad almeno 16 individui della specie Homo juluensis, evidenziano caratteristiche fisiche peculiari come un cranio molto grande (1.700-1.800 cm3, contro i nostri 1.200 cm3), non necessariamente sintomo però di un’intelligenza superiore. E poi denti più grandi di quelli di neanderthal e sapiens, e molto più simili a quelli dei denisoviani, ominini vissuti in Siberia tra i 280.000 e i 30.000 anni fa.

Fonte:
www.corrieredellosport.it 13 dic 2024

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