La meravigliosa necropoli etrusca del Sorbo situata appena fuori dal centro abitato di Cerveteri oggi è annessa all’interno della scuola elementare Giovanni Cena. Ebbene un fatto questo di per sè unico e straordinario pensare di avere una necropoli all’interno di una scuola il tutto appartenente ad un unico contesto culturale archeologico moderno è veramente singolare, inedito e da tenere in grande considerazione.
La necropoli del Sorbo anche se non ha grandi dimensioni si stima la sua grandezza in circa 10 ettari è stata in uso per diversi secoli a nord, abbiamo delle testimonianze risalenti al periodo villanoviano ovvero al nono secolo avanti Cristo e al suo interno si possono notare contesti archeologici appartenenti a varie epoche che vanno dal periodo orientalizzante fino al periodo tardo etrusco ellenistico, quindi una necropoli molto importante proprio appunto per la presenza di grandi tumuli monumentali, testimonianze di inumazioni a fossa, tombe a dado ed ipogei scavati nel tufo a più camere al loro interno.
Ma il vero e proprio “fiore all’occhiello” è rappresentato dalla presenza della famosissima tomba monumentale Regolini Galassi rinvenuta nell’Ottocento, completamente intatta dove al suo interno fu rinvenuto uno dei corredi funebri più ricchi ed importanti mai segnalati nell’intera Etruria un tesoro ricchissimo composto da molteplici oggetti in oro più argenti e bronzi nonché oggetti di avorio di pregevolissima fattura provenienti dal vicino oriente e di grandissima importanza storica archeologica, il tutto appartenente molto probabilmente ad un principe etrusco.
Questo corredo ora e’ esposto al Museo Gregoriano Etrusco presso i musei Vaticani, un tesoro inestimabile tutto da poter ammirare.
Purtroppo queste meraviglie negli anni ’70 sono state prese di mira da una selvaggia e disastrosa speculazione edilizia, una ferita mai più rimarginata, un vero e proprio crimine contro i beni culturali e l’umanità stessa dove fu addirittura costruito un quartiere intero composto da vie e palazzi sopra il cuore della necropoli. Immaginate quali splendori manufatti funerari spazzati via per sempre solo per soddisfare i tornaconti di alcuni criminali senza scrupoli che hanno consapevolmente anteposto il denaro alla presenza di una necropoli etrusca unica al mondo, di inestimabile valore, che purtroppo ad oggi non potremmo più ammirare. Un danno incalcolabile contro l’umanità, un abominio da scontare sia per le generazioni presenti, ma soprattutto per le generazioni future private di tali immense meraviglie spazzate via per sempre.
D’ora in poi dovremmo vigilare attentamente affinché tutto ciò non possa ripetersi, visto che questo scempio è stato talmente grande al punto di aver lasciato segni indelebili, cicatrici permanenti impresse sulla nostra cultura, ai danni della nostra storia per sempre sfregiata da un manipolo di persone senza scrupoli.
Ad oggi la necropoli del Sorbo è stata presa in consegna dalla “Associazione Culturale Cerite nuova generazione Etrusca” in sinergia e collaborazione con la Sovrintendenza Dei Beni Culturali ed il Comune di Cerveteri.
L’opera di recupero intrapresa dalla Associazione culturale Nuova Generazione Etrusca” che ne cura il decoro e la sua stessa fruibilità ad oggi ha permesso a tutti di poter ammirare questa straordinaria bellezza archeologica, patrimonio dell’umanità.
La necropoli oggi è visitabile e messa in sicurezza, apprezzata soprattutto da molte scolaresche che hanno visitato e studiato attentamente il sito archeologico mostrando una eccellente attenzione e curiosità, con evidente interesse agli argomenti trattati.
Motivo questo dal quale bisognerà ripartire; dai più giovani, per tenere in alto il nome della nostra Cerveteri, ma anche in nome della cultura, della nostra storia, derivata soprattutto dall’antica presenza di un popolo straordinario e misterioso, un popolo che ha reso mitica ed immortale questa terra, lasciandoci in eredita’ il non facile compito di difenderla curarla e rispettarla con infinito amore e passione.
Autore: Nico Stella
Fonte: Gruppo Italiano Amici degli Etruschi – facebook.com, 9 febbraio 2021