Sono iniziati i lavori di scavo nell’area archeologica di Montereggi, nel comune di Capraia e Limite. Il sito è la testimonianza di un antico insediamento etrusco e si trova su un poggio dominante il fiume Arno, circondato da fitta vegetazione, nei terreni del complesso paesaggistico di Villa Bibbiani, proprietà acquistata nel 2019 dall’imprenditore George McCarroll Rapier III.
Secondo quanto informa il sito ‘InToscana’, la possibilità di investigare il sito è stata attivata da una concessione del Ministero della Cultura alla Florida State University attraverso la presentazione del progetto ‘Montereggi Project’, di indagine scientifica e sistematica del contesto culturale: ripresa degli scavi precedenti, sistemazione dei dati, documentazione dell’estensione delle unità abitative, valutazione delle connessioni fluviali, realizzazione di analisi scientifiche di paleobotanica e geologia ma anche indagini spaziali e geofisiche per un completo restauro al fine di rendere accessibile il sito.
Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, è stato mostrato un campionario dei materiali, ritrovati in queste settimane di scavo, che attesta la ricchezza culturale del sito dal V secolo a.C. in poi, come monete di epoca etrusca e ceramica di importazione attica.
”Il patrimonio storico è una eredità di cui dobbiamo avere cura e renderlo diffuso, per questo in accordo con la Soprintendenza sarà discussa la creazione di un itinerario di visita dell’area e la musealizzazione delle collezioni in uno spazio dedicato, in modo da offrire alla comunità di Capraia e Limite, e ai suoi visitatori, la presentazione materiale del sito e la sua evoluzione nei secoli” ha detto George McCarroll Rapier III.
In questo momento otto studenti, dottorandi in ricerca della Florida State University, e otto archeologi dell’Impresa archeologica Archeorete stanno eseguendo le investigazioni dell’area sotto la guida del direttore scientifico professor Andrea De Giorgi e del direttore di scavo dottoressa Agnese Pittari.
Un team italiano e americano, 6 settimane di lavoro all’interno dell’insediamento per gli studenti americani, mentre i professionisti italiani proseguiranno lo scavo tutto l’anno, per una ricerca storica che spazia dal periodo etrusco e romano fino al medioevo, riprendendo così le prime esplorazioni dirette dalla Soprintendenza e che risalgono agli anni ’80.
”La ripresa degli scavi offre la possibilità di studiare le soluzioni formali dell’architettura, di identificare aree per la preparazione del cibo, zone per il lavoro, capire il movimento all’interno e all’esterno delle unità abitative – ha sottolineato Andrea De Giorgi – tale dispiego di mezzi è giustificato dalla ricchezza del dato archeologico del sito e dalla possibilità di ricostruire la storia dell’insediamento che investe il bacino di Montereggi dal tardo bronzo all’epoca alto-medievale, grazie anche a tecnologie all’avanguardia”.
Fonte: etruscantimes.com 8 luglo 2024