Un vero e proprio scempio è stato messo ai danni della fontana di San Ruggiero, nei pressi di Canne della Battaglia. Non solo ma gli autori della bravata hanno filmato tutto e, come purtroppo accade sempre più spesso per questi misfatti, hanno inviato le immagini su internet. L’e pisodio è stato denunciato ai carabinieri.
Imbrattati con disegni e scritte di vernice spray l’interno della caratteristica grotta ed il vascone di pietra intagliata dove ancora scorre l’ultimo rivolo di acqua dalla falda freatica, entrambi storiche testimonianze sulla via della transumanza risalenti
al XII secolo.
E tutto è finito, come sempre più spesso accade, su «You tube» attraverso un filmato inviato su internet.
«Abbiamo verificato lo scempio ieri mattina – segnala Nino Vinella, presidente del Comitato italiano pro Canne della Battaglia –per cui è stato possibile dare l’allarme. Purtroppo abbiamo avuto la conferma di quanto già visto in rete, più l’immediata e conseguente nostra denunzia sporta ai carabinieri contro ignoti per l’atto vandalico».
«Esistente nel lato meno frequentato dall’area archeologica ma non meno conosciuta, la fontana di San Ruggiero é stata più volte candidata ad essere “Luogo del cuore” nell’ambito dei tre censimenti nazionali indetti dal Fai (Fondo per l’ambiente italiano) – prosegue Vinella – ed abbiamo raccolto almeno quattromila firme da parte di concittadini, turisti, visitatori che si sono indirizzati alle competenti autorità per strappare definitivamente al degrado questo importante monumento del territorio».
«La sensibilità dell’opinione pubblica é stata finora superiore a quanto fatto dalle istituzioni: numerosi sono stati infatti gli interventi di bonifica e di risanamento a carattere dimostrativo, – precisa inoltre il presidente del comitato – come l’ultima operazione “Puliamo il mondo” l’operazione di Legambiente che si è tenuta nel settembre 2007 con l’apporto di varie realtà educative (gli scout Agesci e Assoraider in prima linea) coordinate dal Comune e la Barsa: ma finora sono mancate azioni continuative, sistematiche e vincolanti, che oggi possono diventare ancora più concrete con l’avvenuto inserimento anche di queste aree all’interno della perimetrazione del Parco regionale del fiume Ofanto».
Insomma si ripropone la questione della tutela di questa zona del comprensorio archeologico. Purtroppo per la sua collocazione rispetto alle normali vie di collegamento, la fontana si
trova in una specie di “terra di nessuno” fra il tratturo che la collega alla vicina stazioncina sulla ferrovia Barletta- Spinazzola e la soprastante masseria di Canne. Un contesto che oltre alla rilevante valenza storico-archeologica ha anche una notevole importanza sia sotto il profilo paesaggistico che naturalistico-ambientale. Tutto ciò non basta, però, a sottrarre l’a re a all’azione di vandali e speculatori.
Vedi allegato.
Fonte: La Gazzetta del NordBarese 23/03/2008
Autore: Pino Curci
Cronologia: Arch. Medievale
Allegato: canne della battaglia.pdf