Gli archeologi guidati dal professor Piotr Dyczek, del Centro di Ricerca per le Antichità dell’Europa Sud-Orientale dell’Università di Varsavia, hanno portato alla luce un frigorifero nella fortezza legionaria di Novae. Il sito si trova in Bulgaria, sul Danubio, vicino all’odierna città di Svištov, parte dell’antica provincia della Moesia Inferior. La fortezza venne probabilmente fondata nella metà del I sec. d.C. durante il regno dell’imperatore Claudio come sede della legio VIII Augusta e, a partire da Vespasiano, vi venne stanziata la legio I Italica, la quale vi rimase fino al 430 d.C.
Il sito di Novae copre quasi 18 ettari, i cui scavi hanno portato alla luce edifici monumentali, come il quartier generale, l’ospedale per i legionari, le terme, un quartiere civile, una necropoli; nella tarda antichità le mura vennero rinforzate e venne anche aggiunta un’altra area di ca. 8 ettari. Le attestazioni della presenza romana arrivano fino alla fine del VI sec. d.C.
L’ultima stagione di scavi ha fatto emergere sotto il pavimento di una caserma militare delle lastre di ceramica incassate sotto il pavimento che formavano un contenitore. Si tratta di un frigorifero al cui interno sono stati rinvenuti frammenti ceramici, ossa cotte, carbone e una ciotola. Il ritrovamento del frigorifero rientra in quale evidenze archeologiche rare, come asserisce il professor Dyczek.
Oltre al rinvenimento del frigorifero, gli archeologi hanno scoperto diverse decine di monete, archi murari e resti di una residenza nella quale sono stati rinvenuti pozzi, tessuti, pesi da pesca, mulinelli e frammenti di navi.
Autore: Chiara Lombardi
Fonte: www.mediterraneoantico.it, 3 ott 2022