Le spettacolari scoperte dell’archeologo Georgi Kitov nella Valle dei Re bulgara, la scorsa estate, sollevano preoccupazioni sul futuro delle esplorazioni e della ricerca archeologica nella regione, secondo quanto riporta la prestigiosa rivista Archaeology nel suo ultimo numero, dedicato al Tesoro dei Re dei Balcani.
La sensazionale scoperta di una necropoli di 2,500 anni or sono, ribattezzata “Valle dei Re Traci” sul modello della Valle dei Re dell’Egitto, ha acceso l’immaginazione dell’opinione pubblica bulgara, e del mondo accademico tutto.
Il fantastico tesoro dei re Traci, che comprende oro, argento, bronzo e oggetti di ceramica, 28 in tutto, è stato scoperto a sole 8 miglia di distanza e si trova attualmente in esposizione pubblica nella piccola sala del Museo di Storia di Iskra a Kazanluk, dove sono stati condotti gli scavi.
“Non ho parole” ha dichiarato ad Archaeology Nadka Nenkova, economista in pensione, di 66 anni, al termine della sua visita all’esposizione. “Sono stati sotto di noi per tutto questo tempo, e non ne avevamo idea”.
La storia favolosa, dietro la scoperta del Dr Kitov, è tutta incentrata sui metodi poco ortodossi dell’archeologo, cui ci si riferisce, non senza ironia, come all’“Indiana Jones della Bulgaria”.
Nonostante le ricorrenti critiche da parte dei colleghi per le sue pratiche di scavo non propriamente convenzionali, e le velate accuse di complicità con il mondo del contrabbando di reperti storici e archeologici, Kitov si è conquistato indiscutibili riconoscimenti in Bulgaria, e all’estero, per avere rivelato al mondo lo splendore degli antichi re Traci.
Fonte: Newsletter Archeologica – newsarcheo@yahoo.it www.novinite.com – 13/03/05
Autore: Eleonora Carta
Cronologia: Protostoria