Un adolescente, studente di archeologia al suo secondo scavo, ha portato alla luce la scoperta della Vita: un reperto di 1.800 anni fa. Si chiama Alex Kirton e ha 19 anni, e, all’improvviso, ha trovato per caso una pietra lavorata che si ritiene potesse essere la testa di una divinità romana. Si ritiene che lo stupefacente manufatto sia stato buttato via come spazzatura quando le terme romane andarono in dismissione. Ed è rimasto sepolto finora.
Alex, studente al primo anno dell’Università di Durham, stava aiutando nello scavo delle terme romane del forte di Binchester, vicino Bishop Auckland, quando ha fatto la scoperta.
La testa di arenaria, che risale a un periodo compreso tra secondo e terzo secolo A.D., sembra rappresentare Antenociticus, una divinità adorata per favorire le truppe in partenza per la battaglia. Alex, che studia Archeologia e antiche civiltà, ha dichiarato: “So che posso fare l’archeologo per tutta la vita e non trovare mai più niente di così importante, ma è incredibilmente eccitante essere stata la persona che ha fatto questa scoperta. La mia paletta ha toccato qaulcosa e appena ho tirato via la terra ho capito che stavo guardando il retro di una testa. Potevo vedere chiaramente i capelli scolpiti. Sapevo che potevo aver rinvenuto qualcosa di interessante e allora ho chiamato il mio supervisore appena ho pensato che fosse il caso di informare qualcuno di quello che avevo scoperto. Lui è venuto e insieme abbiamo rimosso la terra con attenzione fin quando all’improvviso la testa è rotolata faccia all’aria e stava distesa ad osservarci”
Il ragazzo ha detto di aver capito che la sua scoperta fosse una rarità, ma lo ha compreso a pieno solo osservando l’espressione stupefatta del suo supervisore. “Ero estasiato, sembrava un incredibile colpo di fortuna aver trovato una cosa così al mio secondo scavo, ma sono contentissimo che sia successo”
David Petts, professore di archeologia all’Università di Durham, ha stabilito che probabilmente si tratta della testa di un dio romano, Antenociticus.
“Antenociticus è uno degli dei conosciuti solo al confine settentrionale, una regione che sembra avesse molte divinità proprie” “Ci fornisce anche un eccellente punto di osservazione per la vita e le credenze delle civiltà che vivevano vicine al forte romano. Lo stile è una combinazione di arte classica romana e di tradizioni più regionali romano-britanniche. Mostra come la popolazione dell’insediamento avesse tradizioni classiche reinterpretate a proprio modo”.
La scoperta fa parte di un progetto quinquennale al Forte romano di Binchester, che sta gettando nuova luce sugli anni del tramonto dell’impero romano. I visitatori che arriveranno al Forte di Binchester il 13 e 14 luglio potranno vedere la testa con i loro occhi, insieme ad altri oggetti rinvenuti durante gli scavi. Binchester – la romana Vinovia – venne fondata nel primo secolo AD e fu un tempo la più grande fortificazione romana nella zona di Durham.
Fonte: www.diregiovani.it, 6 lug 2013