Le indagini archeologiche a nord delle mura urbiche dell’antica Mevania, Bevagna (PG), condotte dalla Soprintendenza nei primi anni ’80 del secolo scorso, hanno interessato un complesso monumentale con fasi edilizie databili dal II secolo a.C. all’età adrianea (II sec. d.C).
Le strutture sorgevano lungo la strada per Hispellum (Spello), forse la via triumphalis pavimentata a cura del collegio sacerdotale di Valetudo di cui ci parla un’iscrizione.
Al di sotto della pavimentazione di epoca imperiale di una delle due grandi vasche del complesso, probabilmente un ninfeo, è stata recuperata una piccola olla in terracotta contenente un ripostiglio di 234 monete d’argento d’epoca romana repubblicana, attualmente esposto nella sala degli ori del MANU.
Il ripostiglio è composto da un vittoriato, un quinario e 232 denari databili dal periodo della seconda guerra punica (218-202 a.C.) al 100 a.C.
La datazione delle monete più recenti colloca l’interramento del ripostiglio – per il quale è stato ipotizzato che fosse parte del tesoro di un luogo di culto – in un periodo di poco precedente la guerra sociale, quando la città di Mevania divenne municipium (90 a.C.).
Fonte: Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria