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BARI. Riapre restaurato il museo archeologico nel monastero di Santa Scolastica.

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“I lavori di restauro del Museo archeologico non sono stati semplici e soprattutto non sono stati brevi, ma oggi possiamo dire che il risultato è degno della fatica che tutti ci abbiamo messo. Questo luogo racconta la storia delle civiltà che hanno attraversato e stratificato la nostra terra e il nostro popolo. Grazie al meticoloso studio della Soprintendenza abbiamo restituito valore e dignità ad un patrimonio archeologico che non vedeva la luce da ventisette anni e che ha tanto da raccontare. Il passato però da solo non basta a dire di un popolo e di una storia ed è per questo che siamo convinti che spazi come questo, per vocazione e dimensione, possano e debbano far dialogare le arti, le persone, le epoche, passando dall’archeologia al contemporaneo attraverso un percorso che si snoda di sala in sala senza nessuna difficoltà”.
Lo ha detto il sindaco dell’area metropolitana di Bari, Antonio Decaro, nel corso della presentazione dei nuovi ambienti riqualificati e restaurati del museo archeologico che si trova nel monastero di Santa Scolastica.
L’intervento di restauro delle sale al piano terra e al primo piano è stato curato dai tecnici del ministero per i Beni e le attività culturali mentre la direzione scientifica dell’allestimento museale dalle archeologhe Maria Rosaria De Palo e Francesca Radina per conto del Segretariato regionale del ministero.
Il nuovo percorso museale punta alla valorizzazione del patrimonio archeologico del Museo, ripercorrendo, soprattutto attraverso l’artigianato vascolare, la storia e l’archeologia della Peucezia (identificabile con l’odierna Terra di Bari) tra VI e III secolo a.C., e dei suoi rapporti con la Magna Grecia.
In esposizione, al piano terra, pregevoli vasi d’importazione e di produzione locale, databili tra VI e III secolo a.C. che trovano una particolare valorizzazione grazie alla suggestiva ambientazione nelle sale del monastero e ad un allestimento “trasparente” che ne esalta il pregio.
Al primo piano, la sezione “Antiche genti di Puglia: i Peucezi” tocca temi quali la guerra, il mondo femminile, il rito del simposio, il sacro e il teatro, raccontati attraverso l’esposizione di celebri corredi funerari provenienti da alcune tra le principali necropoli della Puglia centrale.

Fonte: http://www.qaeditoria.it/details.aspx?idarticle=160185,   5 lug 2021

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