La gigantesca struttura militare ora ospita musei, mostre, negozi e un “hotel de charme”.
Le parole spese negli ultimi decenni da amministratori di ogni età e partito hanno lasciato il posto ai fatti. Il mastodontico Forte di Bard, arrampicato sulla rocca che sbarra la vallata centrale della Dora Baltea e affacciato su uno splendido borgo, ha smesso di essere un monumento all’incuria. La Regione Valle d’Aosta, con 40 milioni di euro messi a disposizione in gran parte (30) dal Fondo sociale europeo e dallo Stato italiano, è pronta a restituire al pubblico una delle più grandi fortificazioni dell’arco alpino, rasa al suolo nel 1800 da Napoleone e fatta ricostruire quarant’anni dopo da Carlo Felice.
”Da una macchina da guerra abbiamo creato una macchina di pace” commenta il presidente della Valle d’Aosta Luciano Caveri, che guida anche l’Associazione Forte di Bard (Regione, Compagnia San Paolo e Fondazione Crt) chiamata a gestire la struttura.
La prima parte dei lavori durati 6 anni è stata conclusa e, senza badare troppo alla superstizione, per la cerimonia inaugurale è stato scelto venerdì 13. L’occasione sarà sfruttata anche per il vernissage della mostra olimpica “Alpi di Sogno”, allestita su una superficie di 500 metri quadrati nella parte più alta del Forte, l’Opera Carlo Alberto. E’ un viaggio nelle opere artistiche che dal 1800 al 1930 hanno dipinto la montagna in tutti i suoi aspetti. Sarà visitabile dal 15 gennaio al 17 settembre, tutti i giorni tranne il lunedì.
Nella stessa Opera Carlo Alberto è stato realizzato il “Museo delle Alpi”, dove la multimedialità permetterà al pubblico di camminare attraverso le vette più alte d’Europa, cogliendone i lati più suggestivi e spettacolari.
Il progetto per il recupero del Forte di Bard abbraccia l’intera Bassa Valle, fino a Pont-Saint-Martin, con una serie di interventi collaterali. Alla base della rocca è stato realizzato un parcheggio coperto dal quale, con ascensori panoramici, si sale dritti all’interno della fortificazione. Negli altri livelli della colossale opera sono già pronti un “Hôtel de Charme” di undici stanze, un ristorante, una caffetteria e una serie di negozi specializzati, per i quali la Regione sta predisponendo i bandi di appalto delle gestioni. Entro il 2007 apriranno il Museo dei ragazzi, il Museo del Forte (che sarà visitabile anche con il fascino delle ore notturne) e il Museo delle frontiere. I lavori hanno coinvolto anche il vicino borgo di Bard, ripavimentato e illuminato, con il restauro di quattro edifici storici.
Per la Valle d’Aosta, il Forte di Bard è molto più di un semplice recupero storico-culturale. Il progetto rappresenta uno dei punti di forza su cui concentrare lo sviluppo turistico futuro.
Per il primo anno sono attesi 60 mila visitatori ma, nelle stime fatte tempo fa, una volta conclusi tutti gli interventi si dovrebbe arrivare alla soglia dei 200 mila. Tra quelle antiche mura si concentreranno storia, cultura, ambiente e arte. I musei saranno il punto fermo, attorno al quale ruoteranno le mostre, i concerti, le conferenze, le proiezioni, i convegni..
Info:
dal 15 gennaio al 17 settembre 2006 a Bard. Tutti i giorni, tranne il lunedì.
Fonte: La Stampa 09/01/2006
Autore: Stefano Sergi