Un’antichissima tomba che si trovava in località “la Montagnola” a Barbeano, dove si pensa fosse stato sepolto un capo tribù o un guerriero oltre mille anni fa, è andata distrutta.
Ad essersi accorto della sparizione del sito è stato Cesare Serafino, appassionato cultore di archeologia locale, il quale da anni – insieme al compiano Don Luigi Cozzi – avevano dato vita ad un vero e proprio circolo che si dedicava allo studio di presenze paleoceltiche nella città del mosaico e nel suo mandamento. La scoperta della distruzione è avvenuta qualche giorno, fa quando lo spilimberghese ha visto che al posto della tomba ora è stata piantata una vigna.
Ed è per questo che ha segnalato l’episodio alle autorità competenti, affinché queste ultime verifichino se tutto è avvenuto rispettando le norme ambientali e i vincoli paesaggistici.
“Non so ancora – spiega Serafino – se la sovraintendenza friulana sia a conoscenza della demolizione. In quel posto, oltre ai resti del guerriero potevano esserci anche monili ed oggetti vari appartenenti al condottiero, quali armi, scudi e monete. Questo sito è stato catalogato a pagina 43 della pubblicazione edita dal Comune di Spilimbergo nel 1986, e indicato come luogo “protetto” insieme ad altre tre zone della città del mosaico. E più precisamente una vicino alla chiesa di Vacile, la seconda a Tauriano nei pressi della chiesa di S. Rocco ed infine una nel comune di S. Giorgio della Richinvelda. E della tomba a tumulo di Barbeano, meta spesso delle scolaresche, ora resta solo la testimonianza solo nel testo che si può trovare in biblioteca”.
Fonte: Redazione
Autore: Antonio Liberti (Il Gazzettino on line)
Cronologia: Protostoria