BARBARANO ROMANO (Vt). La tomba Margareth in Valle Cappellana.

Il sito si trova in Valle Cappellana, un pianoro sulla sinistra lungo la via Blerana (Strada Provinciale n.41) andando in direzione da Vetralla a Blera, al confine tra i comuni di Barbarano Romano e Blera, sulla strada di raccordo della via Cassia, a pochi km da San Giuliano, verso San Giovanni in Tuscia.
Qui si trovano la Tomba Tumulo del Trono, probabilmente già nota in antico, e la Tomba Margareth, che fu scoperta da archeologi svedesi coordinati dal Re Gustavo VI di Svezia (1). In origine le tombe erano coperte da due grandi tumuli, ora completamente spianati.
La TOMBA MARGARETH (TOMBA 1) è dedicata alla Regina Margareth di Danimarca che faceva parte dell’equipe archeologica di suo zio Re Gustavo di Svezia quando fece lo scavo quasi mezzo secolo fa. La Tomba Margareth è datata al periodo Orientalizzante recente (fine VII-inizio VI secolo a.C.) e presenta un lungo dromos (circa 20 metri), interrotto a ¾ da un muretto e da una piccola camera sulla destra, sul cui fondo si apre una porta, di semplice forma rettangolare, che dà accesso a due camere funerarie in asse.
La camera anteriore è quadrata, con tetto a travi parallele. Accanto alla parete sinistra vi è un letto funebre composto da un grande lastrone appoggiato su alcuni massi. Il capezzale, a forma di semicerchio incassato, è sormontato da un solco terminante in due volute.
La seconda camera presenta due letti funebri e un soffitto a cassettoni, di stile ceretano. La parete di fondo, con quelle laterali sono interessate dalla presenza di una banchina, rifinita lateralmente con la rappresentazione di due letti con gambe a rilievo. Il tetto è a travi parallele incrociate, la faccia di ciascun quadrato è ornata con listelli obliqui paralleli e aggettanti.
Le due colonne, di proporzioni leggermente differenti l’una dall’altra, hanno il fusto conico scanalato (una presenta 14 scanalature, l’altra 16) poggiante su base quadrata; il capitello è formato da un echino molto convesso e da un abaco approssimativamente quadrato.
Questo monumento è paragonabile a Barbarano Romano con il Tumulo del Caiolo e con la Tomba Mariarosa Gabrielli, in Località Chiuse Vallerani, mentre a Cerveteri è confrontabile solo con la Tomba delle Colonne Doriche (in Via degli Inferi).
Il corredo rinvenuto ha restituito una grandissima varietà di oggetti, che vanno dalle importazioni ceramiche corinzie, al bucchero, ad oggetti d’oro quali fibule, rocchetti e globetti, una fibula d’argento, pasta vitrea e bronzo (2).