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BACOLI (Na). Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei a Baia sarà normalmente aperto al pubblico.

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Il personale della Soprintendenza Speciale di Napoli e Pompei e in particolare il personale di Baia, le Rappresentanze Sindacali Unitarie, le Organizzazioni Sindacali, la Direttrice del Museo di Baia Paola Miniero e il Soprintendente Giuseppe Proietti comunicano che a partire da venerdì 15 ottobre 2010 il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia sarà normalmente aperto al pubblico. I
l Museo sarà aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9.00 alle 15.00. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla biglietteria del Museo (tel.081.5233310).
Nella splendida cornice paesaggistica che si ammira dalla fortezza aragonese, l’allestimento museale ricostituisce contesti smembrati di provenienza flegrea, riunendo reperti di vecchio ritrovamento, finora custoditi prevalentemente nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a quelli provenienti dai recenti scavi dell’Università Federico II, dell’Orientale, del Centre J. Bèrard e della Soprintendenza stessa, secondo una esposizione ragionata per contesti topografici e tematici, sotto la direzione scientifica del prof. Fausto Zevi.
1285944214859_Fig-1Sezione-di-Cuma---Tempio-Sannitico-sala-12Nelle ex camerate dei soldati della fortezza, disposte in sequenza continua su due livelli, la visita comincia con la Sezione di Cuma al II livello, composta da 24 sale con l’illustrazione della storia del sito dall’abitato preellenico di IX sec.a.C., alla città greca dall’VIII al V sec. a.C. e alla sua topografia – mura, strade, santuari necropoli- , alla città Sannitica di IV sec.a.C. – con l’esposizione nella sala 12 di un rarissimo fregio di metope dipinte e triglifi di un edificio templare (fig.) – alla città Romana con l’esposizione di reperti scultorei e architettonici dagli edifici pubblici del foro all’ultima fase di occupazione nel periodo bizantino.
1285944263054_Fig-2-Ritratto-di-CommodoLa Sezione di Pozzuoli, costituita da 20 sale nel I livello illustra la storia del sito: la prima espansione urbana della colonia augustea – edifici per spettacoli, acquedotto, la città cosmopolita con la ricostruzione nella sala 37 della Grotta del Wady Minahy nel deserto egiziano – la colonia neroniana e il nuovo assetto urbano voluto dagli imperatori (fig.), la ripresa tardo-antica, le ville suburbane e le necropoli.
Sulla piazza d’Arme è visitabile la Sezione del Rione Terra, con l’esposizione dei reperti provenienti dai recenti scavi della Soprintendenza e pertinenti alla decorazione architettonica del Capitolium e a quella scultorea di altri edifici pubblici del foro augusteo, costituita da statue ideali, tra cui la testa di Athena Lemnia, da una serie di ritratti di età giulio-claudia e dai frammenti pertinenti a statue di cariatidi e clipei, che ricordano l’attico del foro di Augusto a Roma, di cui si propone all’esterno un’ipotesi di ricostruzione (fig).
1285944306958_Fig-3-Rione-Terra---Ricostruzione-del--Portico-delle--CariatidiContemporaneamente sarà sperimentata a cura del Personale addetto al restauro una nuova azione di manutenzione programmata delle opere esposte, finalizzata alla loro presentazione estetica e al loro monitoraggio conservativo.

Autore: Renzo De Simone

Fonte: MiBAC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 08/10/2010

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