L’iniquità sociale sorge quando ci sono risorse affidabili e prolifiche.
Uno studio di prossima pubblicazione sulla rivista “Current Anthropology” suggerisce che il clima poco stabile e la distribuzione non omogenea delle risorse in Australia abbiano impedito l’insorgere di condizioni durevoli di iniquità in alcune delle prime società di cacciatori-raccoglitori. Al contrario, le società indigene pre-coloniali delle coste nord-occidentali e sud-orientali dell’America del Nord erano caratterizzate da gerarchie sociali molto marcate e, in alcuni casi, dalla schiavitù.
“Le condizioni per lo sviluppo di forti iniquità [in America del Nord] – spiega Ian Keen dell’Australian National University – includono la disponibilità di risorse affidabili e prolifiche, come i salmoni, popolazioni con densità relativamente alte e la difesa dei territori e delle loro risorse”.
Nel suo studio, Keen confronta le società complesse di cacciatori-raccoglitori nell’America del Nord e in Australia. Nonostante una considerevole diversità ambientale e nelle risorse, in Australia non è mai prevalsa da nessuna parte una “iniquità persistente” sotto forma di gerarchie di stirpe o di lignaggio. Tuttavia, le società aborigene australiane sulla costa tropicale settentrionale sono state contraddistinte da “iniquità di passaggio” a causa degli alti livelli di poliginia, con alcuni uomini anziani che prendevano per sé fino a venti mogli.
“Il maggior limite allo sviluppo di iniquità persistenti – afferma Keen – è stato fornito dall’imprevedibilità del clima e delle risorse. La poliginia nelle società aborigene dell’Australia era possibile soltanto dove le risorse erano relativamente abbondanti e la densità di popolazione sufficientemente alta”.
Ian Keen, “Constraints on the Development of Enduring Inequalities in Late Holocene Australia.” Current Anthropology “
Fonte: Le Scienze on line 23/12/2005
Cronologia: Preistoria