Mura ortogonali presumibilmente appartenenti alla struttura della vecchia abbazia medioevale di San Fortunato, sono venute alla luce, ad Arpaia, nel corso dei lavori di restauro del monastero. Rinvenute anche due sepolture pressoché recenti, non ancora datate.
Entrambi i ritrovamenti si collocano nell’ambito degli interventi di restauro del complesso abbaziale. Interventi che fanno parte del progetto finanziato dal Por Campania 2000-2006 ed appaltato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etno-antropologico delle province di Caserta e Benevento, guidata dalla soprintendente Giovanna Petrenga.
Finanziati per un importo complessivo a basa d’asta di 123.993,49 euro, finora i lavori hanno riguardato il restauro del campanile del monastero e la ripresa delle mura di cinta del complesso medioevale. Responsabile del procedimento e progettista dei lavori, è l’architetto Salvatore Buonanno, l’impresa esecutrice fa capo a Mario Izzo Costruzione s.r.l. di Casoria.
Iniziato lo scorso 24 gennaio, l’ultimazione del progetto è prevista per il 13 agosto 2007. Il rinvenimento delle mura e delle tombe di due defunti hanno reso, però, necessario anche l’intervento della Soprintendenza Archeologica delle province di Benevento, Avellino e Salerno.
Sul posto, infatti, per quanto attiene i reperti archeologici che affiorano in superficie, sta dirigendo i lavori, l’archeologa Maria Fariello, coadiuvata dal suo braccio destro, l’assistente Lucio Iuliano. È previsto, dunque, un supplemento di indagini archeologiche che andranno ad affiancare ed arricchire i lavori di restauro del complesso monasteriale. Portando alla luce significativi pezzi di storia, vissuti tra le mura della storica abbazia che, per secoli, dall’alto della sua maestosità, ha visto scorrere la vita della gente di Arpaia, crocevia di popoli e di tradizioni.
Fonte: Archemail Newsletter 11/05/2006