Un intervento molto atteso nella città romana: sono cominciati i lavori per la valorizzazione dell’area conosciuta come “ex Stalla Violin”, sul lato nord di piazza Capitolo, nel centro di Aquileia, a pochi passi dalla basilica.
Un progetto da un milione 60 mila euro finanziato dalla Fondazione Aquileia anche grazie al contributo del progetto europeo Expo Aus (140 mila euro) e al sostegno finanziario, ricevuto tramite il cosiddetto Art bonus, da Olimpias group, società della famiglia Benetton, che ha investito 50 mila euro, e dalla Banca di credito cooperativo di Fiumicello e Aiello, che ha erogato 40 mila euro.
Una sorta di mecenatismo privato, che rilancia e investe nella cultura, consapevole della sua importanza per la valorizzazione dell’intero territorio. Un connubio tra impresa e cultura, che si è concretizzato nell’avvio del progetto.
La riqualificazione, spiegano i vertici della Fondazione Aquileia, renderà fruibili al pubblico gli splendidi mosaici del IV secolo che sono stati ritrovati, quasi intatti, nel 2010 e che appartengono a un’aula absidata di cui si è eccezionalmente conservata anche la decorazione affrescata delle pareti.
Il progetto, predisposto dallo studio Tortelli Frassoni, restituirà un aspetto armonico all’intera area della basilica grazie all’utilizzo di un linguaggio stilisticamente coerente con piazza Capitolo e la Sudhalle, l’aula sud nell’area del battistero.
«Un’apertura vetrata verso est e verso nord – spiega il direttore della Fondazione, l’archeologo Cristiano Tiussi – favorirà la vista dei mosaici anche dall’esterno mentre sugli altri lati la struttura si presenterà in muratura mista, in sintonia con il carattere rurale del luogo. La muratura sul lato ovest sarà affiancata da un rivestimento in lastre metalliche brunite in corrispondenza della porzione absidale dell’aula, che accoglierà sul lato esterno un aggiornato apparato grafico didattico riguardante le fasi evolutive del complesso basilicale tra IV e V secolo d.C.
Secondo il direttore della fondazione, Cristiano Tiussi, gli scavi archeologici propedeutici alla costruzione della struttura, condotti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, stanno aprendo un ulteriore e interessante squarcio sulla storia di quest’area, completando le informazioni già assunte negli scavi del 2009-2010, che avevano consentito di mettere in luce parte di un’ampia sala, dotata di un’abside sopraelevata, la cui elaborata decorazione pittorica e musiva si distingue per originalità e ricchezza.
Il presidente della fondazione, Antonio Zanardi Landi, argomenta: «La capacità della Fondazione Aquileia di attrarre investimenti tramite progetti europei e ora, per la prima volta, anche grazie all’Art bonus, è un segnale importante. Aquileia sta suscitando interesse anche tra gli imprenditori, che desiderano associare il proprio nome alla valorizzazione del sito, attraverso un generoso concorso finanziario. Su questa strada intendiamo procedere in futuro».
Autore: Elisa Michellut
Fonte: www.messaggeroveneto.it, 4 feb 2016