Ha riaperto al pubblico il Sepolcreto di Aquileia dopo la chiusura della prima fase dei lavori di manutenzione straordinaria finalizzati a rendere l’area, di competenza della Fondazione Aquileia, il più possibile accessibile e fruibile, abbattendo in parte le barriere architettoniche. Alla sommità del vialetto di ingresso al sito, sistemato in modo da raccordarsi agevolmente, grazie alle pendenze contenute, alla piazzetta antistante, è stato ricavato un affaccio panoramico, che permette, anche a chi finora non poteva raggiungere l’area per la presenza dei gradini, una visione d’insieme sui monumenti.
Gli ulteriori lavori hanno riguardato il consolidamento delle scarpate attraverso la realizzazione di un muro di sostegno rivestito in pietra e il potenziamento del sistema di drenaggio per lo smaltimento delle acque che agevolerà l’allontanamento delle acque di falda e meteoriche che hanno spesso reso inaccessibile il sito soprattutto in caso di forti piogge. All’ombra dei cipressi, sarà inoltre ricavata un’area attrezzata di sosta in accordo con gli interventi in via di completamento negli altri siti.
Il Sepolcreto, che costituisce l’unico tratto di necropoli romana oggi visitabile ad Aquileia e si caratterizza per la presenza di cinque recinti funerari appartenuti ad altrettante famiglie aquileiesi, sarà aperto al pubblico anche durante i lavori di pulizia e restauro dei monumenti, che costituiscono la seconda fase dell’intervento.
Nel mese di aprile, inoltre, la Fondazione Aquileia, sempre nell’ottica di rendere la visita ai siti più comoda e piacevole, posizionerà in tutte le aree archeologiche di competenza (fondo Cal, Cossar, Pasqualis) sedici panchine per la sosta e venti cestini per i rifiuti.
«Facendo, invece il punto, sullo stato degli altri lavori – ci dice il direttore Tiussi – è attualmente in corso la gara per l’affidamento dell’appalto integrato di progettazione esecutiva ed esecuzione lavori nell’area della Stalla Violin. Sarà la prima opera interamente realizzata dalla Fondazione Aquileia – dagli scavi del 2009-2010 alla musealizzazione – e chiuderà i lavori di riqualificazione sul lato nord di piazza Capitolo. L’intervento di valorizzazione permetterà di ammirare nuovamente la finezza della lavorazione del mosaico databile nella stessa epoca delle aule teodoriane della basilica (313-320 d.C.)».
«Relativamente alla valorizzazione del fondo Cossar – spiega Tiussi – è stato consegnato il progetto esecutivo del primo lotto ed, entro l’estate, dopo la ricezione dei pareri di competenza, verrà pubblicato il bando di gara per i lavori di riqualificazione dell’area, dove, nel frattempo, si sta provvedendo alle opere propedeutiche alla cantierizzazione».
«A maggio – annuncia ancora il direttore – l’Università di Padova completerà le indagini sull’area, in particolare tra le strutture del forno da pane, che verranno valorizzate, e nella zona in cui sarà ricollocato il bellissimo mosaico del Buon pastore dall’abito singolare, già restaurato da Fondazione Aquileia ».
Fonte: Fondazione Aquileia, 9 apr 2015