A seguito dell’inaugurazione del sito archeologico musealizzato nel 2016, e dell’ultimo riallestimento avvenuto un anno e mezzo fa, l’area megalitica di Saint – Martin – de – Corléans ad Aosta dove sorge il MegaMuseo punta a diventare il polo archeologico contemporaneo del territorio.
Un processo che prende forma il 14 febbraio 2025 con l’inaugurazione del nuovo programma culturale che porta la firma di Generoso Urciuoli (nominato in autunno 2024 responsabile delle attività del museo), e che si compone di mostre tematiche, rassegne, incontri ed esperienze immersive.
Diciottomila metri quadrati di spazi espositivi, 5mila di area archeologica e oltre 2mila reperti esposti su tre piani: questi sono i numeri del MegaMuseo dove oltre 6mila anni di storia si raccontano (anche) attraverso la tecnologia, tra ambienti immersivi e schermi olografici.
Un’attenzione particolare è sicuramente riservata alla ricerca scientifica, con l’obiettivo di rendere sempre più accessibile il lavoro di studio condotto dagli esperti, come quello del paleontologo e zoologo Fabio Bona sulla ricerca di tracce animali risalenti al 4mila a. C., localizzate nei pressi della tomba dolmenica e dell’area di conservazione delle granaglie.
Se confermati, i risultati porterebbero a retrodatare di circa 2mila anni l’utilizzo degli animali nell’agricoltura (e redifinirebbero le attuali conoscenze sulle pratiche agricole delle civiltà europee dell’epoca).
Tra le iniziative in programma al museo spicca il ciclo Dal Mega al Micro, un progetto pensato per mettere in relazione i reperti dell’area megalitica con manufatti provenienti da altri musei. L’intento è quello di ampliare la prospettiva storica e offrire un confronto tra le trasformazioni culturali avvenute ad Aosta e in altre parti del mondo. Il primo capito della rassegna sarà dedicato alla Preistoria e all’Età del Ferro, mentre il secondo metterà in dialogo ogni mese un reperto del museo con il suo “gemello” conservato presso il Museo Archeologico Regionale (MAR) di Aosta.
L’offerta culturale si arricchisce con Sonorizzazione delle arature rituali (che esplorerà il legame tra archeologia e suono attraverso la sonorizzazione di antichi macchinari) e il ciclo di incontri Il MegaMuseo si racconta, dedicato alla collezione museale.
Infine, a maggio 2025 il polo ospiterà un laboratorio di scrittura creativa in quattro appuntamenti, condotto da Paolo Ferrara, docente di podcasting e narrazione creativa. Il ciclo di incontri offrirà l’opportunità di approfondire il concetto di museo attraverso la scrittura, sperimentando nuovi linguaggi e forme di racconto per avvicinare il pubblico alla dimensione narrativa del patrimonio culturale.
Autore: Valentina Muzi
Fonte: www.artribune.com 14 feb 2025