Ripulito il maestoso corridoio d’ accesso alla “pars marittima” rispuntano i resti di una maestosa opera architettonica. Visibili enormi volte in opera laterizia suddivisi da diversi ambienti di servizio perfettamente conservati; una preziosa porta articolata con colonne addossate alle pareti; il resto della struttura giace protetto dalla sabbia.
LA VILLA IMPERIALE DI MISENO – Località amena di ristoro conosciuta già dagli antichi romani che proprio in questi luoghi avevano realizzato le loro lussuose residenze d’ozio, Miseno ospitava sull’omonimo promontorio un’ enorme complesso residenziale – poi passato al demanio imperiale – fatto costruire dal generale romano Lucullo e composto di più elementi disposti su più livelli digradanti verso il mare.
Conosciuti i suoi ninfei e le peschiere accessibili solo dal mare nonché l’attuale “Grotta della dragonara“, un’ antica cisterna scavata completamente nel tufo che serviva a convogliare le acque a servizio della villa gentilizia, una buona parte della residenza è ancora sconosciuta poiché sprofondata a causa del bradisismo e attualmente insabbiata. Una raffigurazione del XVII sec della Grotta Dragonara. Incisione di G. e M. Sadeler, in Vestigi delle antichità di Roma, Tivoli; Pozzuolo et altri luochi … (Roma, I metà del XVII sec.), tav. 43. Roma, conservata nella Biblioteca Apostolica Vaticana, ritrae i resti della villa imperiale così come si presentavano ancora nel ‘600, in particolar modo, appunto, le strutture inferiori .
Ben visibili gli archi a volta in opera laterizia al termine di pareti alte circa dieci metri a sostegno della galleria probabilmente varco di servizio con la restante “pars marittima” della villa. Poi il fenomeno del bradisismo e il progressivo insabbiamento della costa ha oscurato per sempre queste antiche strutture. Sopravvissute fino ai giorni nostri gli archi di sostegno, divenute basse gallerie voltate, sono state inesorabilmente ricettacolo d’immondizia d’ogni genere. Poi l’intervento dei volontari che hanno restituito all’antico prestigio i resti della villa; un vero e proprio gioiello architettonico dell’antichità romana.
TOLTI I RIFIUTI SPUNTANO I RESTI DELLA VILLA. ” Sedie a sdraio scassate, ombrelloni rotti, la galleria era diventata una vera e propria pattumiera; anni di incuria avevano stratificato siringhe, buste di plastica e rifiuti d’ogni genere. Commenta Diego, 34 anni gestore assieme ai parenti del lido “Beach Brothers” a ridosso del promontorio di Capo Miseno.” Ho pulito queste grotte con le mie mani quando ancora erano un tappo d’ immondizia puzzolente e non si poteva entrare.”
Dopo anni di sacrifici Diego e la moglie Marika hanno rilevato un piccolo chalet-ristorante sulla spiaggia, il sogno di una vita. “Pulire le grotte e la spiaggetta pubblica non è di nostra competenza ma ci teniamo a garantire la vivibilità e il decoro della zona, è da li che viene il nostro “pane quotidiano. ” Diego ancora ripete l’operazione di pulitura delle gallerie ogni volta che una burrasca riversa negli ambienti tutto quello che può portare una nuova mareggiata.
L’ ASSOCIAZIONE MISENUM – ” Bisogna informare i cittadini in merito all’importanza del nostro patrimonio storico – archeologico. Occorre far passare l’informazione che turismo e cultura sono le nostre più grandi fonti di sopravvivenza. “ci tiene a precisare Anna, presidente dell’associazione che dal 1998 si occupa di promuovere attraverso visite e itinerari l’area degli scavi dell’antica “Misenum” .
“La nostra è un’associazione libera, senza scopo di lucro. Attualmente offriamo un’interessante percorso di visita distinto in itinerario MARINO che prevede un giro in barca all’interno del Porto Romano di Miseno e un altro TERRESTRE con visita al sacello degli Augustali, al Teatro Romano di Miseno, alla Grotta della Dragonara, e alla Piscina Mirabilis.”
Info:
L’associazione è attiva TUTTO L’ANNO previa prenotazione ai numeri 3286892886 e 081/5233977.
Video: http://www.youtube.com/watch?v=uxDU9mkhc9E