Nel 1974 nasce a Torre del Greco il Gruppo Archeologico Torrese “Col. Giuseppe Novi” ad opera di appassionati cultori di archeologia che con dedizione, impegno e sacrifici hanno seguito le vicende del proprio territorio. Fin dal giorno della sua nascita, IL G.A.T. ha certcato di catturare l’interesse e provocare un certo movimento di opinione dei cittadini teso ad un maggiore rispetto del patrimonio storico-artistico e monumentale, attraverso l’allestimento di mostre e l’organizzazione di conferenze pubbliche, incontri, escursioni, visite guidate ai monumenti della città. In quarantasette anni di attività il Gruppo ha ricevuto numerose menzioni e apprezzamenti di stima; il tutto frutto dell’intensa collaborazione che il gruppo ha avuto con le Soprintendenze, con gli enti di ricerca, con le amministrazioni locali e con le forze dell’ordine.
Lo scavo di Villa Sora è considerarsi un patrimonio per la città di Torre del Greco. Un bene a cui il G.A.T. è particolarmente legato in quanto, come riportato sul “Roma” in un articolo datato 5 luglio 1978 e come sottolineato dall’allora direttore degli scavi di Ercolano, prof. Giuseppe Maggi, il recupero storico di Villa Sora è da ascriversi al merito del Gruppo Archeologico Torrese. Recupero storico che si traduce in un piccolo museo di reperti (quasi un migliaio) conservati presso la Soprintendenza di Pompei. Al 1978 risale la prima pubblicazione del reportage archeologico su Villa Sora (a cura del G.A.T.) e oggi, a distanza di molti anni abbiamo inteso pubblicare studi e ricerche riguardanti la “nostra” villa romana per continuare l’opera di sensibilizzazione verso il cittadino e le autorità preposte alla salvaguardia di quell’inestimabile patrimonio artistico.
L’autore di questo volume, Aniello Langella, oltre ad essere stato tra i fondatori dell’associazione, ha dedicato gran parte della sua vita e dei suoi studi a Villa Sora. Questi studi e fatiche hanno carattere intellettuale ma allo stesso tempo, e questo è l’augurio, ne avranno un altro, pratico, nel senso che aiuteranno la crescita culturale, civile ed esistenziale, non solo di chi queste discipline storiche tratta ma soprattutto dei lettori e tra questi quelli più giovani. Si vuole, infatti, per amore, sviluppare conoscenze certe del passato attraverso indagini storiche, archeologiche, antropologiche e di altra natura per giungere a quella consapevolezza di se come singoli e come facenti parte di una collettività che deve puntare a salvaguardare le proprie radici per trasmettere alle future generazioni l’importanza del senso di appartenenza al territorio e alla città.
Avevo all’incirca 12 anni quando osservavo mio zio, Aniello Langella, dedito a scribacchiare su fogli di carta, ingialliti, appunti, osservazioni, note su Villa Sora. Nella mia mente le immagini di quando la domenica, a casa dei nonni materni, in cucina, seduto ad un angolo del tavolo elaborava i suoi schizzi relativi alle ipotetiche ricostruzioni della Terma Gimnasio e agli affioramenti archeologici di “contrada Sora”. Devo a lui la mia passione verso l’archeologia e la storia di Torre del Greco. Con il tempo, poi, si cresce e ho avuto la fortuna non solo di approfondire i miei studi ma di poter mettere a frutto i tanti consigli ricevuti. In fin dei conti, nella ricerca è importante la condivisione di dati, osservazioni, ipotesi, scoperte perchè nulla appartiene al singolo ma bensì a tutti.
“Contrada Sora”, quindi, vuol essere in primis un modo per dire grazie a tutti coloro che nel passato ed oggi hanno sposato la “famiglia GAT” ed hanno contribuito ai tanti risultati raggiunti e in secondo luogo una raccolta di informazioni storiche per nutrire il proprio sapere su un’imponente villa imperiale di epoca romana insistente sul territorio di Torre del Greco che meriterebbe di essere riportata completamente alla luce. Ma adesso non mi resta che augurarvi un buon viaggio nel passato!
Info:
studio edm editore – Gruppo Archeologico Torrese
ppgg. 300, € 20,00
ISBN: 978-88-945948-1-2
www.contradasora.it
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