Straordinaria scoperta quella annunciata lo scorso 2 giugno da Jean-François Baratin, conservatore regionale Poitou-Charentes, nel sud-ovest della Francia: la grotta parietale preistorica scoperta a Vilhonneur (25 Km. da Angoulême) lo scorso 9 dicembre, è stata datata al Paleolitico Superiore, circa 25000 anni a.C., ben più antica quindi della grotta di Lascaux, il più celebre sito d’arte preistorica.
Come le grotte di Chauvet e Cosquer, anche questa cavità presenta una serie di dipinti parietali tipici di questo periodo (mano in negativo), ma anche la rappresentazione unica di un volto umano, che sfrutta le anomalie della roccia per tracciare i contorni essenziali di una fisionomia. All’interno della silhouette tracce policrome ne definiscono il naso, gli occhi e la bocca.
In tutto, le grotte, due vani di circa 9 mq, presentano sei insiemi pittorici di pochi centimetri quadrati ciascuno. Poco lontano, è stato rinvenuto anche uno scheletro umano, datato a circa 27mila anni fa e in un’altra sala quelli di cinque iene.
Si tratta del secondo caso al mondo, dopo la grotta di Cussac in Dordogna, emersa cinque anni fa, a presentare un’associazione di resti umani e dipinti rupestri.
La grotta di Vilhonneur è stata scoperta, dopo tre anni di lavori di sgombero, da un gruppo di speleologi della regione e da un’equipe di ricercatori del Museo d’Angoulème e dell’Università di Bordeaux. La sua esistenza è stata resa nota ufficialmente lo scorso febbraio e la grotta è stata riacquistata dallo Stato per decreto prefettizio del 12 maggio, in applicazione, per la prima volta, della legge del 2001 sul patrimonio preistorico.
Prima dell’inizio della campagna di studi, la grotta sarà sottoposta ad una serie d’interventi di messa in sicurezza estesi all’intera rete sotterranea di Vilhonneur, che già conta la grotta parietale di Placare (12000 a.C.).
Fonte: Il Giornale dell’Arte Luglio-Agosto 2006
Autore: Barbara Musetti
Cronologia: Preistoria