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Andreae Bernard, Figure dell’arte imperiale. Vol. III Da Augusto a Costantino.

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L’arte romana ha soppiantato quella greca guidando la storia della creazione artistica verso una direzione nuova. sfida, questa, storicamente difficilissima, dal momento che l’arte era intesa dai contemporanei come fenomeno propriamente greco, il che espose i Romani all’accusa di imitazione. contrariamente ai greci, gli artisti dell’Impero Romano non cercarono di ricreare in maniera perfetta modelli presi dal mondo naturale, ma furono piuttosto interessati a rappresentare il mandato del sovrano, rappresentato dai filosofi romani come parte stessa del fato. Lo sviluppo graduale nel tempo dell’arte romana, di cui ogni passaggio resta per noi perfettamente tracciabile, condusse infine al grado di astrazione tipico dell’arte Bizantina. Quando, dopo la morte di cesare, il futuro Augusto, suo figlio adottivo, trionfò nella lotta per il potere sconfiggendo Marco Antonio nella battaglia di Azio il 2 settembre del 31 a.c., e successivamente diede una nuova costituzione allo stato unificato (sotto l’influenza del suo consigliere Mecenate), l’arte romana trovò finalmente il proprio fondamento.
Il Principato, nuova istituzione statale che si rivelò decisiva per la nascita dell’arte di Roma, fu una felice combinazione di due forme di governo a prima vista incompatibili: repubblica e monarchia. Bernard Andreae, direttore storico dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, ha speso oltre 40 anni di studio sull’argomento e presenta qui gli approdi dell’arte romana al tempo del Principato in maniera innovativa e originale, in 320 pagine accompagnate da un ricco apparato di meravigliose illustrazioni. Impulso fondamentale, in questo, è stata la scoperta del profilo di Mecenate (65 a.c.-8 a.c. ca.), il quale recitò un ruolo fondamentale nella formazione dell’arte romana. Andreae ha scelto di trattare nei 48 saggi che compongono il volume le più importanti caratteristiche dell’arte imperiale, così come aspetti particolari dell’architettura, della scultura, della pittura e delle arti e mestieri di quest’epoca, dando in questo modo al lettore un quadro compiuto sull’argomento. Il libro, così, con una trattazione aggiornata alle più recenti interpretazioni, offre uno sguardo d’insieme capace di restituire l’enorme importanza dell’arte romana e della sua specifica bellezza.
Traduzione: Stefania De Francesco

Info:
Jaca Book Editore, 2012, pp. 320, € 98,00
ISBN (a 13 cifre): 978-88-16-60437-7

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