L’archivio sarà accessibile a tutti e permetterà agli archeologi di studiare meglio la civiltà Maya .
Forse in futuro gli archeologi faranno le loro scoperte rimanendo seduti davanti al computer.
Il primo passo è già stato fatto: sta per essere attivato un database contenente centinaia di migliaia di documenti sugli scavi di Tikal, uno dei più importanti insediamenti del nono secolo nell’America Centrale.
Il Tikal Digital Access Project permetterà a chiunque, dagli scolari ai dottorandi, di consultare gli appunti, le fotografie e i disegni fatti dai ricercatori del Museo di Archeologia e Antropologia dell’Università di Pennsylvania che hanno lavorato nel sito fra il 1956 e il 1970.“C’è ancora molto da scoprire a proposito dei Maya e di Tikal, – afferma uno membro del team che lavora al progetto – e a quanto ne sappiamo, non esistono altre copie dei documenti relativi a questi artefatti. Vogliamo rendere queste informazioni più accessibili ai nostri colleghi che continuano le ricerche”.
Tikal ospitava fino a 60.000 abitanti nei suoi giorni di massimo splendore Gli archeologi hanno scavato più di 3.000 piazze, templi, tombe e palazzi, ricoperti da geroglifici che narrano la storia politica e dinastica della regione. I Maya erano talentuosi astronomi e avevano sviluppato un calendario e la scrittura. La loro civiltà si estendeva dalla penisola dello Yucatan all’Honduras, fino a quando furono rimpiazzati dai Toltechi attorno al 1200 dopo Cristo.
Fonte: Le Scienze
Autore: Redazione
Cronologia: Arch. Precolombiana