Napoli è la più misteriosa città d’Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell’immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno. [Curzio Malaparte, La pelle, 1949]
il nucleo originario di neapolis appare immediatamente come un palinsesto prezioso, un documento di pietra attraverso cui leggere, anche grazie alle tante testimonianze bibliografiche, iconografiche e documentarie, le tracce del disegno che la città antica conserva immutato da oltre due millenni, con un fenomeno unico di ‘permanenza del piano’. una indagine scientifica approfondita e aggiornata ricostruisce ora la matrice urbanistica originaria che da oltre un secolo appassiona gli studiosi di mezzo mondo, mettendo a sistema, attraverso l’elaborazione digitale, i dati noti, ma anche in molti casi inediti, in materia geomorfologica, archeologica, letteraria, iconografica. partendo dai nuovi indizi desumibili dalla lettura ‘incrociata’ dei dati e con l’ausilio degli strumenti della digital urban history da tempo adottati dal centro cirice dell’ateneo federiciano, la forma urbis neapolis propone nuovi paradigmi di interpretazione. nell’indagine sul disegno del nucleo urbano di fondazione sono considerati tutti i possibili fattori che hanno ispirato le scelte dei coloni greci a partire dalla fine del vi secolo a.c., interrogando la singolare matrice geometrica del tracciato, l’andamento delle mura in rapporto all’impianto urbano e alla morfologia del suolo, l’ubicazione delle porte cittadine, la localizzazione degli impianti pubblici, la distribuzione e tipologia delle residenze all’interno degli isolati. un’occasione preziosa per quella sinergia di esperienze, metodi e conoscenze più che mai necessaria, oggi, per l’innovazione dei percorsi di ricerca sul campo finalizzati alla valorizzazione e fruizione sostenibile del centro storico di napoli, patrimonio unesco dal 1995.
Sommario:
– Per una nuova pianta di Neapolis, Alfredo Buccaro, Alfonso Mele, Teresa Tauro
– Il disegno di Neapolis greca. La rilettura delle tracce e la permanenza del piano, Alfredo Buccaro
– Neapolis, da porto a città, Alfonso Mele
– Nuove considerazioni sulle scelte fondative. La matrice geometrica e il significato nel contesto dell’urbanistica greca, Teresa Tauro
– La natura dei luoghi e le premesse geomorfologiche dell’insediamento, Lucio Amato
– Dalla striga all’insula. I modelli urbanistici antichi e Neapolis, Raffaele Amore
– Il ritratto digitale della Napoli greca, Maria Ines Pascariello
– Descrizioni, frammenti e capisaldi della città antica tra Sei e Settecento: dalle Notitie di Celano alla prima veduta ‘archeologica’ di Neapolis, Francesca Capano
– Le trasformazioni dell’impianto urbano di fondazione in età moderna: i monasteri e la politica del ‘fare insula’, Alessandra Veropalumbo
– Desidiosa Neapolis. L’immagine di Napoli antica dal XV al XVIII secolo, Massimo Visone
– Dalla banca dati delle evidenze archeologiche ai ‘frammenti’ nelle prime rappresentazioni della città antica: un approccio metodologico, Francesca Longobardo
– Per una lettura archeologica delle fortificazioni di Neapolis, Aurora Lupia
– La mappa della città antica e la Digital Urban History, Mirella Izzo
– La tecnica GIS per la conoscenza e la conservazione del disegno urbanistico neapolitano, Mariangela Terracciano
Fonti bibliografiche – Fonti archivistiche delle illustrazioni – Indice dei nomi – Indice dei luoghi
Info:
Edito da arte7m
24×30 cm / brossura con alette / 376 pagine – 39,00 €
ISBN 9788856909326