Un elemento di pilastro di un tempio dedicato a Iside, sommerso nel mare di Alessandria, è stato tirato fuori dall’acqua, tramite una gru, alla presenza del ministro della cultura egiziano Farouk Hosni e del segretario generale del Consiglio delle antichità Zawi Hawwas.
Il reperto è uno dei più importanti pezzi archeologici – ha detto il ministro, secondo quanto riportato da Mena ed Afp – scoperti ad Alessandria dalla missione archeologica greca che compie ricerche sottomarine dal 1998, in collaborazione con la squadra di sommozzatori del dipartimento di archeologia sommersa.
Si tratta di un blocco di granito rosso, del peso di nove tonnellate e della lunghezza di 2,25 metri, che faceva parte del portale di un tempio dedicato a Iside – la dea della fertilità nella mitologia egizia – che si ipotizza fosse situato in prossimità di un palazzo della regina Cleopatra.
Il portale della tomba di Cleopatra sarà invece recuperato in maggio. I due portali saranno esposti in un museo marittimo che sarà realizzato nel 2010 al largo della costa di Alessandria: con l’aspetto di un faro – ha precisato Hawaas – ospiterà i più importanti monumenti sommersi recuperati nell’area.
Il reperto è uno dei più importanti pezzi archeologici – ha detto il ministro, secondo quanto riportato da Mena ed Afp – scoperti ad Alessandria dalla missione archeologica greca che compie ricerche sottomarine dal 1998, in collaborazione con la squadra di sommozzatori del dipartimento di archeologia sommersa.
Si tratta di un blocco di granito rosso, del peso di nove tonnellate e della lunghezza di 2,25 metri, che faceva parte del portale di un tempio dedicato a Iside – la dea della fertilità nella mitologia egizia – che si ipotizza fosse situato in prossimità di un palazzo della regina Cleopatra.
Il portale della tomba di Cleopatra sarà invece recuperato in maggio. I due portali saranno esposti in un museo marittimo che sarà realizzato nel 2010 al largo della costa di Alessandria: con l’aspetto di un faro – ha precisato Hawaas – ospiterà i più importanti monumenti sommersi recuperati nell’area.
Fonte: Corriere della Sera, 17/12/2009