Sarebbe interessante poter leggere su riviste di archeologia dedicata a rilevanti ritrovamenti, notizie attendibili su reperti rinvenuti all’Elba, isola che, sul piano del patrimonio archeologico, stante la sua plurimillenaria storia, è sicuramente più ricca di molte altre località italiane.
Ancora una volta, invece, si apprende da alcuni giornali elbani on line nonché da riviste di archeologia di livello nazionale, quanto di conflittuale possa insorgere sulle scoperte archeologiche che attraverso i millenni hanno lasciato sicuramente nella storia dell’Isola
tracce importanti rispetto alla sproporzione delle vicissitudini di una decina di mesi in cui Napoleone suo malgrado, si è interessato all’Elba.
Esiste nell’Isola il promontorio magnetico, chiamato Capo Calamita, rivolto verso Montecristo, che fa “perdere la bussola” alla rotta delle navi che transitano nei paraggi; si può notare che anche nelle vicende storiche elbane simbolicamente permane una sorta di
attrazione esoterica dei poli contrari degli stessi problemi, ossia di valutazioni contrapposte e destinate, pertanto, allo scontro.
Infatti, le divergenze di interpretazione di noti protagonisti e autori di articoli su giornali e riviste nazionali di archeologia inducono a considerare eventi remoti dell’antica storia isolana in modo diverso e contraddittorio, almeno laddove ci sono affermazioni forse sensazionali, ma non provate e lontane dalla spiegazione più logica, che pertanto ingenerano una disputa basata sul nulla e finiscono col sacrificare l’importanza del ritrovamento.
Qualche esempio…
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Autore: Alberto Zei – albertozei@libero.it