In occasione di alcuni lavori di restauro dell’edificio quattrocentesco della Canipa (antico deposito di derraglie alimentari) all’interno della Centa di Joannis, è stata recentemente portata alla luce una estesa necropoli ad inumazione databile tra IX e X sec. d.C.
L’intervento di scavo, condotto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia con la collaborazione dei proprietari, la famiglia Pizzi, ha portato alla luce tredici sepolture, tutte riferite a donne e bambini. Le tombe fanno parte di una necropoli verosimilmente più estesa e sono state scavate nella nuda terra.
Gli elementi di corredo – costituiti da orecchini e anelli in bronzo, da orecchini a lunula con paste vitree decorative – trovano confronto con la cultura slavo-carinziana di Köttalch.
La scoperta riveste un notevole valore scientifico perché documenta stratigraficamente quella che si presenta come una delle più significative necropoli paleoslave della regione.
L’insediamento potrebbe avvalorare l’ipotesi che la nascita della Centa sia da collegarsi alle incusrsioni ungare del X sec.
Di queste evidenze non vi era più memoria nel bassomedioevo quando, al di sopra del vecchio cimitero di IX-X sec., venne eretto l’edificio quattrocentesco della Canipa che, insieme con la vicina casa del curato, costituisce le uniche testimonianze superstiti di questo piccolo villaggio tardomedievale, in origine cinto da mura.
Cronologia: Arch. Medievale