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AGRIGENTO. La presidente Fai, Mozzoni Crespi: Valle dei Templi abbandonata.

Duro atto d’accusa contro il lassismo dei politici siciliani. «Denuncerò la grave situazione al prossimo convegno nazionale. Dovevano abolire la strada che taglia in due l’insediamento archeologico, creando una circonvallazione e non l’hanno fatto.
Da quasi due anni non c’è più un presidente né un consiglio d’amministrazione dell’ente parco. E io mi indigno.

«Il Parco della Valle dei templi è trascurato». Lapidario il presidente del Fai, il fondo italiano per l’ambiente, Giulia Maria Mozzoni Crespi venuti ieri ad Agrigento con una delegazione dei «Duecento», ovvero dei principali soci sostenitori del fondo.
«Da quasi due anni non c’è più un presidente e un consiglio di amministrazione dell’Ente Parco. E’ stato nominato un commissario che ovviamente non ha potere se non nell’ordinaria amministrazione. E qui tutto è rimasto invariato.
“Ad esempio c’è una vecchia scuola che sta cadendo a pezzi e nessuno interviene. Ho trovato un peggioramento enorme: qui stanno trascurando la loro vera ricchezza». Giulia Maria Mozzoni Crespi lancia un «appello-ultimatum» al presidente della Regione Cuffaro.
«Per ora lo dico a voi. Ma se le cose resteranno come le ho trovate, se non addirittura peggiorate, allora lo dirò al convegno nazionale del Fai, in programma a novembre al convegno a Confindustria. E in quell’occasione ci saranno oltre al presidente della Repubblica Napolitano e a diversi ministri del Governo Prodi, anche tanti politici italiani. Lo ripeto: io lo denuncerò a Confindustria».
E conoscendola nessuno ha dubbi.
«Quando venni la prima volta ad Agrigento ci accorgemmo che la vera, grossa, ferita in questo complesso unico è quella strada che attraversa la Valle e la spacca in due, Allora ne parlammo con il presidente del Parco, c’era allora l’assessore regionale Fabio Granata che ricordo sempre con grande simpatia perché era una persona straordinaria e loro dissero che stavano facendo un piano per il Parco e che avrebbero inserito l’abolizione della strada indicando come passaggio per gli abitanti una circonvallazione che avrebbe fatto perdere al massimo cinque minuti. Cinque minuti in più per rendere ancora più internazionale, ancora più appetibile, ancora più unice questo bene che è di una assoluta unicità al Mondo e che domani può diventare fonte di ricchezza e di lavoro per i siciliani. Sono tornata due anni fa e mi si disse: il piano è fatto. Ora però scade il Consiglio e bisognerà fare il nuovo Consiglio. Arrivo ieri e mi dicono che il nuovo consiglio non è stato formato. Non sono stati nominati i consiglieri, la strada è nella mente di Dio. Anzi direi piuttosto del diavolo. Allora ho chiesto: “ma l’assessore ai Beni culturali, all’Ambiente”…Risposta: niente non si fa vivo. Al che da brava lombarda mi sono profondamente indignata. Mi ricordo che quando ci fu l’inaugurazione della Kolymbetra venne anche Cuffaro al quale chiesi pubblicamente: uno di migliorare la situazione delle acque per i locali e gli dissi, se le lo fa gli darò anche un bacio e gli diedi anche un bacio perché lui promise pubblicamente di farlo.
Eppoi gli chiesi che si formasse questo parco. Lui me lo promise davanti a 500 persone. Arrivo ieri e trovo che niente è fatto. Questo è buttarsi la zappa sui piedi».
«Mi permetto di fare un appello a Cuffaro il quale mi aveva fatto delle promesse che non ha mantenuto. Mi rivolgo all’assessore ai Beni culturali che è venuto a rimpiazzare un personaggio straordinario come il prof. Granata. Io chiedo che vengano nominati questi consiglieri, che venga approvato il piano del Parco perché mi viene veramente voglia di farne una pubblica denuncia sui giornali italiani. Tornerò. Ma se vedrò che niente è stato fatto, allora farò un casino».


 


Fonte: La Sicilia 02/10/2006
Autore: Stelio Zaccaria
Cronologia: Arch. della Magna Grecia

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