Acqui sempre piu’ archeologica. In questi ultimi tempi la citta’ a seguito dei lavori di posa delle tubazioni per il teleriscaldamento sta rivelandosi una vera e propria «miniera» per gli studiosi in archeologia. Infatti, nei giorni scorsi, dopo l’apertura di un nuovo cantiere nel controviale di corso Dante e’ venuto alla luce un lungo muraglione. Ora e’ all’attenzione di un gruppo di archeologici che dopo una serie di rilievi sta cercando di giungere a una datazione.
Secondo i primi riscontri, pare che il muraglione sia di epoca medioevale, essendo stato rinvenuto a una profondita’ non molto accentuata. Nel cantiere, mentre gli archeologi stanno effettuando i rilievi, si stanno posando le tubazioni del teleriscaldamento, mentre un nuovo cantiere sempre per il teleriscaldamento e’ stato aperto all’incrocio tra corso Dante e via Mariscotti.
Proprio li’ era venuto alla luce nei mesi scorsi un pregiato pavimento in mosaico e non e’ escluso che nei prossimi giorni vi possano essere ulteriori sorprese. Da piu’ parti, si chiede che l’intera citta’ venga dichiarata sito archeologico d’interesse nazionale, tenuto conto della vasta area dell’ex Palaorto dov’e’ venuto alla luce un vero e proprio villaggio di epoca romana, che diventera’ museo archeologico all’aperto.
Per consentire che l’area possa continuare a essere visitata l’edificio che sorgera’ sopra di essa, verra’ realizzato in modo da non interferire con le proprie fondamenta sull’area archeologica sottostante che rimarra’ quindi visitabile. Proprio per pubblicizzare le bellezze archeologiche dell’antica Aquae Statiellae, il Comune di Acqui ha recentemente siglato un accordo con l’Ikea, in modo da consentire l’ingresso a prezzo agevolato al Civico museo archeologico da parte dei clienti della multinazionale in possesso di un’apposita Family Card.
L’auspicio di tutti e’ che Acqui, con il passare degli anni continui ad essere un punto di riferimento per gli studiosi del settore come dei molti turisti che ogni anno visitato il museo archeologico come anche i siti archeologici cittadini, tra i quali spicca la piscina romana di Palazzo Valbusa di corso Bagni.
Secondo i primi riscontri, pare che il muraglione sia di epoca medioevale, essendo stato rinvenuto a una profondita’ non molto accentuata. Nel cantiere, mentre gli archeologi stanno effettuando i rilievi, si stanno posando le tubazioni del teleriscaldamento, mentre un nuovo cantiere sempre per il teleriscaldamento e’ stato aperto all’incrocio tra corso Dante e via Mariscotti.
Proprio li’ era venuto alla luce nei mesi scorsi un pregiato pavimento in mosaico e non e’ escluso che nei prossimi giorni vi possano essere ulteriori sorprese. Da piu’ parti, si chiede che l’intera citta’ venga dichiarata sito archeologico d’interesse nazionale, tenuto conto della vasta area dell’ex Palaorto dov’e’ venuto alla luce un vero e proprio villaggio di epoca romana, che diventera’ museo archeologico all’aperto.
Per consentire che l’area possa continuare a essere visitata l’edificio che sorgera’ sopra di essa, verra’ realizzato in modo da non interferire con le proprie fondamenta sull’area archeologica sottostante che rimarra’ quindi visitabile. Proprio per pubblicizzare le bellezze archeologiche dell’antica Aquae Statiellae, il Comune di Acqui ha recentemente siglato un accordo con l’Ikea, in modo da consentire l’ingresso a prezzo agevolato al Civico museo archeologico da parte dei clienti della multinazionale in possesso di un’apposita Family Card.
L’auspicio di tutti e’ che Acqui, con il passare degli anni continui ad essere un punto di riferimento per gli studiosi del settore come dei molti turisti che ogni anno visitato il museo archeologico come anche i siti archeologici cittadini, tra i quali spicca la piscina romana di Palazzo Valbusa di corso Bagni.
Autore: Gian Luca Ferrise
Fonte: La Stampa.it, Alessandria, 22 giugno 2011.