Dopo otto mesi di lavori e cinquecentomila euro di finanziamento apre al pubblico la Schola degli Araldi del Circo Massimo sulle pendici meridionali del Palatino. E’ il primo dei dieci progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Caput Mundi nell’ambito della Missione Uno Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo, gestito dal Parco Archeologico del Colosseo.
Responsabile unico del Progetto Federica Rinaldi, Direttore dei lavori e coordinamento progetti PNRR Aura Picchione. Stiamo parlando del PNRR 46 SHOLA PRAECONUM Indagine archeologica, restauro conservativo e allestimento museale. E via elencando con un serie di specifiche in ordine all’osservanza del PNRR – Missione M1 C3 Investimento 4,3 CAPUT MUNDI.
Tante parole, tante sigle che potrebbero sembrare poco chiare, ma che invece si traducono in elementi concreti, in risultati tangibili e verificabili, in scoperte che arricchiscono il mondo della cultura e tutti noi. Questa volta si tratta di qualcosa di molto vero e solido.
Lungo via dei Cerchi, di fronte al Circo Massimo, accanto alla Chiesa di Sant’Anastasia si vedono i resti monumentali di tre ambienti che anticamente si aprivano su una corte.
La scoperta risale alla fine dell’Ottocento quando venne rinvenuto un ambiente ipogeo con delle pitture che raffiguravano persone che apparivano intente a un banchetto. Gli scavi parziali ripresero negli anni Trenta quando venne definita la planimetria dell’edificio costituito da tre ambienti principali, coperti a volta e affacciati su una corte porticata di cui venne individuato un pilastro. Uno dei tre ambienti, quello con pitture, conservava anche un mosaico straordinario, bianco e nero, raro nel panorama dei mosaici a Roma. Raffigurava il collegio degli araldi imperiali (i cosiddetti praecones) funzionari della corte addetti ad annunciare le cerimonie circensi nello stadio in processione con il caduceo, il vessillo tipico di Mercurio, l’araldo per eccellenza.
Si tratta in effetti di un complesso di grande interesse, un’architettura monumentale costituita da una corte rettangolare su cui si affacciano ambienti a volta in cui sono visibili pareti affrescate e pavimenti a mosaico. Che probabilmente doveva avere anche un secondo piano usato come tribuna d’onore. Siamo di fronte a un costruzione di notevole significato in quanto svolgeva un ruolo di cerniera storica e topografica fra il Palatino, in particolare il Pedagogium a nord – la scuola dei giovani destinati a svolgere i servizi più delicati nell’amministrazione imperiale – e il Circo Massimo a sud con cui era collegato. Era qui che gli araldi avevano la propria sede e probabilmente da qui iniziavano le solenni processioni che li vedevano sfilare. Sulle pareti si vede una sequenza di figure maschili a grandezza naturale in abiti servili. Sono personaggi abbigliati con tuniche e tutti tengono in mano un caduceo, il bastone con i due serpenti intrecciati simbolo del dio Mercurio, e uno stendardo da parata.
La scoperta che risale alla fine dell’Ottocento è stata confermata anche in tempi più recenti. Negli anni Settanta la British School of Rome e la Soprintendenza Archeologica di Roma sono intervenute ancora nell’area della Corte, ma non trovando particolari strutture in loco e rinvenendo solo molti scarichi di ceramica li attribuirono alla chiusura della Schola.
Le ricerche allora vennero interrotte, ma oggi grazie ai fondi del PNRR sono state riprese avviando un progetto scientifico di studio e recupero conservativo di un edificio che si data fra l’età severiana e il V – VI secolo dopo Cristo. In base alle informazioni a disposizione si valuta una sequenza di vita che va da I sec. d.C. al XIX secolo. Dopo l’intervento di restauro il visitatore potrà vedere attraverso una parete vetrata il mosaico del pavimento bianco e nero, una rarità, databile IV secolo d. C. e sulla parete un affresco che raffigura personaggi maschili, vestiti in abiti servili intenti in quello che potrebbe sembrare un banchetto. Per favorire la visita è stata realizzata anche una nuova rampa che conduce davanti a una vetrata da cui si può vedere la sala affrescata e il mosaico. E i ben informati dicono che la riapertura della Schola Praeconum non è altro che l’avvio di una fase di riqualificazione del fronte del Palatino sul Circo Massimo che vedrà ulteriori riaperture e nuovi ingressi entro il ’26.
Info:
Ingresso da via San Gregorio – Roma
Lunedì e domenica ore 10.00 – 13,30
www.colosseo.it
Autore: Laura Gigliotti
Fonte: quotidianoarte.com 2 feb 2025