Il Museo Medievale, sito al pian terreno del Municipio di Monfalcone ha aperto le sue porte al pubblico, per raccontare un pezzo di storia della città.
Il Museo Medievale di Monfalcone nasce dalla valorizzazione dell’area archeologica rinvenuta durante gli scavi (direzione scientifica Luigi Fozzati e Marta Novello – scavi Archeotest) per il restauro dell’edificio che ospita il Comune, che hanno portato alla luce un vero tesoro della storia cittadina, rimasto per secoli sepolto sotto il pavimento dell’edificio.
Sono emersi tratti delle fondazioni delle mura di cinta della città medievale e significativi resti dell’abitato del XIII-XVI secolo, con reperti archeologici che ne documentano la vita quotidiana. Grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con la direzione scientifica della Soprintendenza FVG, l’area archeologica racconta, attraverso un efficace allestimento museografico (a cura di GTRF Tortelli Frassoni Architetti Associati), una pagina importante della storia di Monfalcone.
Notevoli anche i ritrovamenti di materiale ceramico e vitreo, metallo e osso, tra i quali una spada in ferro databile tra il XIV e il XV secolo.
La nuova sede museale è un piccolo gioiello che si inserisce nella storia della città murata (Monfalcone lo fu fino al 1838) e della Rocca, innalzata dai Patriarchi di Aquileia nel Medioevo sulle rovine di strutture tardo-antiche. La fortezza che domina la città con ampia vista sul mare e il Carso fu in parte distrutta dalla Grande guerra e venne restaurata dalla Soprintendenza tra il 1950 ed il 1955 ed è sede del Museo Speleo-Paleontologico.
I resti delle antiche mura che proseguono anche nella vicina Piazza Unità e nell’atrio del palazzo comunale, di case, di una conceria e di un deposito, contornati da 92 reperti in ceramica, vetro, metallo e osso rinvenuti negli scavi dell’area archeologica del Palazzo Comunale nel 2014, che adesso tornano a disposizione della comunità dopo un accurato restauro effettuato dalla ditta Malvestio di Concordia Sagittaria, specializzata in scavi e restauri archeologici.
Oggetti la cui datazione si colloca tra il XIII e il XVI secolo, tra i quali primeggia una spada in ferro di 122 cm di lunghezza, databile tra il XIV e XV secolo, che prima di essere esposta è stata ricomposta da due frammenti, pulita e consolidata.
E ancora scavi murari restaurati e tanti oggetti di uso quotidiano: ciotole, vasetti, piatti, bicchieri, cucchiai, coperchi, ma anche spilloni, fibbie, monete, strumenti per l’agricoltura e persino resti di ostriche: reperti semplici ma anche sapientemente decorati, che testimoniano la vita della Monfalcone che fu.
Il tutto accompagnato da monitor di diverse dimensioni che descrivono la storia della città e degli oggetti ritrovati, dallo stato in cui sono stati rinvenuti al restauro completo e un moderno sistema di videosorveglianza.
Strumenti, utensili, stoviglie e persino resti di cibo – ostriche nello specifico – ripuliti, restaurati e esposti in ambiente protetto, visibili a tutti grazie a un importante lavoro di squadra con la Soprintendenza, il Nucleo di Tutela Ambientale dei Carabinieri, l’architetto Tortelli e dottor Gaddi, autori di uno studio dettagliato sulla storia della città, e le ditte che hanno curato il restauro e gli allestimenti e l’impiantistica del museo. E’ stato riservato uno spazio rilevante a ciò che per noi rappresenta un vero e proprio simbolo: la spada, che è stata restaurata in maniera magnifica e può fare sfoggio di sè all’interno di una teca, conservata in atmosfera protetta per preservarne l’attuale aspetto.
Il Museo verrà inserito nel circuito culturale che include la Rocca e il Museo della Cantieristica, per consentire ai visitatori di conoscere la città attraverso un viaggio nella nostra storia: dalla più lontana a quella più recente”.
Numerosi oggetti esposti sono di ceramica graffita, invetriata, maiolica o grezza da fuoco, alcuni pervenuti a noi intatti, altri sono stati ripuliti dai depositi terrosi, dal calcare e dalle incrostazioni biodeteriogene, consolidati all’occorrenza e integrati ove possibile mediante incollaggio dei frammenti.
All’interno del museo sono presenti anche diversi reperti in vetro frammentati, anch’essi sottoposti a operazioni di pulitura e restauro a seguito di una indagine radiografica per stabilire lo stato di conservazione del manufatto e prevedere le modalità d’intervento idonee alla conservazione.
I pochi reperti di osso non presentavano particolari problemi, pertanto sono stati oggetto di pulitura meccanica e di interventi di consolidamento e qualche incollaggio o integrazioni eseguite con una miscela di cere caricata con opportuni pigmenti.
Rinvenuti anche pochi frammenti argillosi di incannucciato, che sono stati puliti e consolidati.
All’esterno del Museo è stata anche posizionata una rampa per consentire l’accesso alle persone con disabilità, che servirà anche il confinante Caffè Municipio.
All’interno del Museo è prevista la presenza costante di una guida e di un addetto alla sorveglianza.
Fonte: www.goriziaoggi.news, 26 ott 2023
Info:
Piazza dell’Unità dìItalia – Monfalcone
tel.cell. +39 334 6000121
e-mail: booking@comune.monfalcone.go.it
Apertura: mercoledì h. 10/13 – venerdì, sabato e domenica h. 10/13 e 16/19
Ingresso gratuito.