Archivi

Gennaro D’Orio. Ravello Lab XIX e il lavoro culturale nell’era digitale: l’intelligenza artificiale!

ravello

Il futuro digitale del patrimonio culturale, per quanto questo può a sua volta apportare alla tecnologia che, sempre più velocemente, apre nuove frontiere ed offre straordinari, per non dire incredibili, strumenti di sviluppo.
La “Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali” promuove, infatti, Ravello Lab XIX, dal 24 al 26 ottobre 2024 a Ravello (Salerno), incantevole scrigno della costiera Amalfitana, una perla di infinito.
ravello“Nuove frontiere della cultura: l’intelligenza artificiale”, è il tema di lavoro della edizione 2024 dei Colloqui Internazionali “Ravello Lab”, iniziativa nata nel 2006 e, oggi, curata dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, Federculture e la su indicata Fondazione.
In programma, tre giorni di lavoro e riflessione sulle digital humanities e sull’Intelligenza Artificiale, su come -si afferma- la tecnologia sta rivoluzionando il settore dei beni culturali, offrendo nuove prospettive di gestione, protezione e conservazione, e su come la cultura può a sua volta impattare sulla tecnologia.
Secondo il consueto modello, amministratori, studiosi e operatori italiani ed europei, in tavoli interdisciplinari e concorrendo all’articolazione dei contenuti, dialogheranno su esperienze concrete per produrre infine delle “Raccomandazioni”, ovvero tracce di lavoro che contribuiscano a definire l’agenda politica delle diverse istituzioni chiamate ad attivare politiche pubbliche, incentrate sul rapporto tra cultura, industrie creative e sviluppo dei territori.
A contribuire al dibattito, è come detto la “Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali”, sia attraverso un bagaglio di esperienze concrete sul digitale per il patrimonio culturale, sia per le molteplici attività di ricerca condotte negli anni, che per le azioni di formazione, affiancamento, ricerca, networking del progetto Dicolab. Cultural al digitale.
I lavori del più che importante, significativo evento, avranno inizio giovedì 24 ottobre in sessione plenaria presso l’Auditorium di Villa Rufolo, e la giornata inaugurale si aprirà con i saluti di Paolo Vuilleumier, sindaco di Ravello, di Alessandro Vlad, presidente della Fondazione Ravello, e dei rappresentanti degli Enti promotori, quali il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, Federculture e Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
Si darà ufficialmente inizio ai lavori, con l’intervento tematico: “I droni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale”, a cura di Jiang Wenyan, presidente di PandA Foundation, e con “Innovazione tecnologica e patrimonio, tra opportunità e sfide: il progetto PNRR ‘CHANGES’”, della direttrice scientifica di Fondazione CHANGES, Ilaria Manzini. Si proseguirà con la “Lectio magistralis”, del professor Mario De Caro, Ordinario di Filosofia Morale all’Università Roma Tre e Visiting Professor a Tufts University (MA), e con la “Lectio magistralis” del professor p. Paolo Benanti, docente Pontificia Università Gregoriana, membro del Comitato ONU sull’intelligenza artificiale, nonchè della Commissione AI per l’Informazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Entrambi esporranno le loro riflessioni sulle nuove frontiere, che l’intelligenza artificiale apre alla cultura ed ai suoi professionisti. A seguire, Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento, presenterà le linee programmatiche di Agrigento – Capitale Italiana della Cultura 2025.
Concluderà la prima giornata, la cerimonia di conferimento del Premio Nazionale “Patrimoni viventi”, per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, edizione 2024.
Sono tre i tavoli tematici di venerdì 25 ottobre e, precisamente, il panel “La tecnologia per la cultura”, presieduto dal Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, ed avente l’obiettivo di individuare le “azioni che possano promuovere una reciprocità virtuosa tra tecnologia e cultura”. Si parlerà, cioè, della funzione della cultura nel processo di sviluppo della tecnologia, sviluppando specularmente una riflessione sul “ruolo della tecnologia per l’ampliamento e diversificazione dell’offerta culturale, per la fruibilità e per l’accessibilità del patrimonio culturale e nei processi di produzione e di trasferimento della cultura”.
Ancora, il panel “Cultura e sostenibilità”, presieduto da Pierpaolo Forte, Ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università del Sannio, e volto a sollecitare un confronto sulla sostenibilità della gestione dei luoghi della cultura. La riflessione sarà dedicata alla “sostenibilità economica della cultura nel suo rapporto con quella sociale delle imprese, alla ibridazione che ormai avvolge i settori profit e non-profit, allo sviluppo delle imprese sociali e di quelle benefit, agli interventi in ambito sociale e culturale delle aziende commerciali ed industriali, e alle diverse formule con le quali il mondo della cultura può definire alleanze con il sistema delle imprese”.
Marcello Minuti, Coordinatore generale della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, sarà il chair del panel “II lavoro culturale nell’era digitale”, perché si esplori l’impatto della trasformazione digitale sulle professioni del settore culturale, con particolare focus sulle opportunità e sulle sfide, che l’uso dell’intelligenza artificiale generativa apre per i professionisti della cultura. Con il prezioso contributo dei “keynote speaker” (=relatori principali): Paola Dubini, professoressa di Management all’Università Bocconi, e Gianluigi Mangia, Coordinatore Dipartimento Management e risorse umane SNA, il dibattito prenderà il via dall’analisi dei primi dati della nostra ricerca: “IA generativa e professioni culturali”, con cui studiamo il presente per immaginare il futuro dell’interazione tra tecnologia, intelligenza artificiale e cultura.
Infine sabato 26 ottobre, la giornata conclusiva di Ravello Lab (19esima edizione), si aprirà con l’‘opening speech’, di Mounir Bouchenaki, Direttore dell’Arab Regional Centre for World Heritage. Con l’avvenuta restituzione degli esiti del lavoro, svolto nei tre panel del giorno prima, e dopo un dibattito aperto per condividere riflessioni e commenti, da elaborare nei prossimi mesi in forma appunto di “Raccomandazioni”, si terrà la tavola rotonda sulle “Nuove frontiere della cultura: l’intelligenza artificiale“, introdotta e moderata da Flavia Fratello, giornalista di La7. Chiuderà i lavori Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero alla Cultura.
La Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, in quanto ente promotore di Ravello Lab 2024, documenterà e diffonderà il dibattito di Ravello Lab, trasmettendo in diretta streaming esclusiva sulla piattaforma fad.fondazionescuolapatrimonio.it, le due sessioni plenarie del 24 e 26 ottobre.
Dunque essere e fare cultura in uno con la sostenibilità, anche e particolarmente nel segno del futuro digitale, che si va sempre più affermando.

Autore: Gennaro D’Orio – doriogennaro@libero.it

Segnala la tua notizia