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EGITTO. Ipogei scavati nella roccia trovati in questi giorni durante gli scavi.

Scendono per una scala e si trovano al cospetto di ipogei scavati nella roccia. Altre parti sono scolpite su lastre di pietra calcarea. Un corridoio sotterraneo conduce a un altro vano preceduto da una parete finemente decorata nella quale si staglia una porta.
Una missione archeologica egiziana, guidata da Qutab Fouzi, capo del Dipartimento Centrale per la Marine e il Sinai Archeological, ha portato alla luce un sistema catacombale romano nella città di Mersa Matrouh, durante gli scavi nell’area archeologica di Om-Rakham, nel governatorato di Matrouh. Questo ritrovamento rivela importanti dettagli sulla vita e le tradizioni della città durante questo periodo storico, confermando il suo ruolo cruciale come centro di commercio nel Mediterraneo.
Due gli ampi sepolcri, appartenenti all’epoca romana. Questi ipogei contengono 29 tombe, dove sono stati rinvenuti reperti di grande valore, tra cui unguentari di vetro, tavoli d’altare scolpiti e decorati, la statua di un uomo vestito con la toga romana, la statua di un agnello, e una figura femminile non identificata. Sono state scoperte anche diverse monete di bronzo, che offrono un prezioso spaccato economico dell’epoca. Gli egiziani hanno annunciato la scoperta, senza offrire numerose immagini dei ritrovamenti o informazioni ulteriori sui manufatti.
La presenza della statua di un agnello e le profonde sepolture a colombario che lasciano intendere l’inumazione dei defunti anziché la cremazione, potrebbero dischiudere un orizzonte romano collegato al primo cristianesimo. Forse una tomba familiare di personaggi cospicui, convertiti al Cristianesimo? L’osservazione delle immagini offerte dal Governo egiziano non offre visioni di simboli.
Il Dr. Ayman Ashmawi, capo del Settore Archeologico Egiziano del Consiglio Supremo Archeologico, ha aggiunto alcuni dettagli sulle tombe scoperte. Le catacombe, collegate da una scala che termina in un corridoio davanti all’ingresso della camera sepolcrale, conducono ad una camera principale con soffitto a volta. Qui, i colombari, scolpiti nella roccia, erano poi chiusi con lastra di pietra calcarea. Il luogo di sepoltura del personaggio principale del cimitero era sigillato da una finta porta, decorata con colonne e intagli di grande raffinatezza artistica. Sono in corso studi per determinare l’identità di questa persona e per datare con massima precisione il sito.
Il Dr. Mohamed Ismail Khaled, Segretario generale del Consiglio Supremo Archeologico, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, che non solo evidenzia il significato di Mersa Matrouh come hub commerciale durante l’era romana, ma ne mostra anche la rilevanza attraverso varie epoche storiche. Secondo Khaled, questo ritrovamento arricchisce la nostra comprensione della città, la cui posizione strategica la rese un nodo vitale per le rotte commerciali internazionali nel Mediterraneo.

Marsa Matrouh è un porto marittimo egiziano. La città di mare, nel periodo romano, era chiamata Paraetonium. Il centro urbano si trova a circa 240 chilometri a ovest di Alessandria d’Egitto e a circa 500 chilometri a nord ovest del Cairo. E’ il principale centro urbano dell’area di frontiera con la Libia.

Un bagno romano. Un’altra scoperta di rilievo è un antico bagno romano, completo di elementi architettonici ben conservati. Questo bagno, che comprendeva sale per ricevimenti, docce, armadi e aree di drenaggio, fornisce una visione affascinante delle abitudini igieniche e sociali dell’antica popolazione romana di Mersa Matrouh.

Fonte: stilearte.it 17 ago 2024

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