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Michele Zazzi. Firenze etrusca.

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A Firenze nel I secolo a.C. come noto si sviluppò la colonia romana di Florentia. La ricerca di tracce preromane si presenta alquanto complessa in quanto la continuità abitativa (dai romani, al medioevo ai tempi moderni) ha in gran parte cancellato il passato. Il territorio della città di Firenze ha comunque restituito nel tempo reperti riferibili agli Etruschi.
Nell’ottocento, nella zona tra Via Pellicceria, Via Porta Rossa, Via del Campidoglio e Via degli Strozzi, a 7 metri sotto il livello stradale, fu rinvenuta una necropoli villanoviana di quasi quattromila metri quadrati. Furono trovate tombe a pozzetto con cinerari biconici coperti da ciotole rovesciate. Le urne contenevano le ceneri dei defunti ed erano collocate in un dolio (ne furono trovati almeno una ventina, ma molti andarono distrutti) insieme al corredo. Reperti forse attribuibili ad una tomba villanoviana femminile – una fibula di bronzo ed un rocchetto d’impasto – provengono da lavori effettuati nel 1978 tra Via Laura e Borgo Pinti.
firenzeNel 1891 – 1892 furono rinvenuti un cippo scolpito e due bronzetti votivi. Il cippo di pietra serena decorato a rilievo, databile fine VI inizi V secolo a.C., era stato reimpiegato nella facciata della Chiesa di San Tommaso e con tutta probabilità era pertinente ad una tomba. Sulla faccia principale vi è rappresentata una figura maschile (sacerdote?) che impugna un lituo, sulla faccia opposta un grifo, sulle altre due facce vi sono leoni rampanti.
Il primo bronzetto, recuperato nel corso di lavori nel centro città, rappresenta un guerriero o Laran/Marte. L’altro, che riproduce un giovane nudo, proviene dalle fondazioni della chiesa di San Tommaso.
Nel ‘900 a seguito di scavi archeologici in piazza della Signoria sono emersi frammenti ceramici corinzi databili alla seconda metà dell’VIII secolo a.C.
Un frammento di cippo chiusino con scena sepolcrale scolpita, conservato al Museo dell’Opera del Duomo, fu rinvenuto in una cantina in Piazza della Canonica nel 1904.
Nel 1926 presso Piazza della Repubblica furono trovati frammenti di un foculo in bucchero pesante chiusino (della seconda metà del VI secolo a.C.).
Nel 1980 tra Via Cavour e Via de Gori è emerso un frammento di piede di calice in bucchero di produzione locale della seconda metà del VII secolo a.C.
Nel 1983 in Via dei Bruni fu scoperto un cippo funerario simile a quello rinvenuto nella chiesa di San Tommaso. Sulle facce sono raffigurati rispettivamente una figura maschile munita di lancia, un grifo e due leoni rampanti.
Tra il 2003 ed il 2004 durante lavori di ristrutturazione di un edificio ottocentesco, in un ambiente sotterraneo fra la Badia Fiorentina, Via del Proconsolo e Via Dante Alighieri è stata scoperta una fossa circolare contornata da buche di pali, con probabile funzione di sostegno ad una struttura di legno di tipo palafitticolo. Dalla terra di riempimento sono emersi frammenti di ciotole d’impasto ed una coppa di bucchero con iscritto il nome “Upu”. Più in profondità c’erano anche altre due coppe in bucchero inscritte (una delle quali reca l’iscrizione “VL”) e ollette d’impasto. I materiali sono databili al VII – VI secolo a.C.
Scavi effettuati tra il 2010 ed il 2011 (Via Nazionale) hanno restituito alcune fornaci per la produzione di vasi in ceramica d’impasto, tegole, attrezzi per uso domestico riferibili al VI – V secolo a.C.
Da Firenze provengono anche due bronzetti uno maschile (da Piazza Signoria) ed uno femminile (dallo Sdrucciolo di Orsanmichele), molto simili nella fattura, databili fine VII inizi VI secolo a.C., forse riconducibili ad un santuario.
Recentemente è stato ipotizzato che la collina sulla quale sorge il Cimitero degli Inglesi sarebbe stata in origine un grandioso tumulo etrusco (in questo senso Luigi Donati).
Presso il Giardino Chianesi ed il Giardino dei Conti della Gherardesca (e quindi nella stessa area del ridetto Cimitero) ed in prossimità della strada di Borgo Pinti, che è parte di un tracciato di origine etrusca, vi sono altre collinette, seppur meno imponenti, simili a tumuli. Proprio in Borgo Pinti, come ricordato, furono rinvenuti una fibula a sanguisuga in bronzo ed un rocchetto d’impasto riferibili ad una tomba databile all’VIII – VII secolo a.C.
La montagnola del Cimitero già nel XVII secolo fu oggetto di interventi che ne comportarono la modifica anche nelle dimensioni.
Il quadro complessivo dei ritrovamenti (non tantissimi, ma almeno in parte significativi) consente di ipotizzare (non una semplice frequentazione da parte di Etruschi ma) l’esistenza di un centro abitativo etrusco dalla fase villanoviana fino alla fase arcaica, come in particolare attesterebbero aree sepolcrali (necropoli villanoviana e cippi arcaici) aree produttive (fornaci) ed alcune iscrizioni etrusche.
L’insediamento sarebbe forse sorto in riva all’Arno, all’incirca nell’attuale centro della città (in questo senno Giovannangelo Camporeale). Poteva trattarsi di un porto fluviale utilizzato dalla vicina città etrusca di Fiesole. A tale ultimo proposito si segnala che nel 1901 a seguito di lavori in Piazza Mentana emerse un grande muro ad una profondità superiore a quella dei reperti romani che poteva essere a protezione del porto.

Sugli etruschi a Firenze cfr. tra gli altri:
– Giovanni Spini Enio Pecchioni, Firenze Etrusca Ipotesi storiche, realtà archeologiche, Press & Archeos, 2023;
– Luigi Donati, Cimitero degli Inglesi Un tumulo Etrusco a Firenze? in Archeologia Viva, luglio – agosto 2024, pagg. 40 e ss.;
– G. Camporeale, Workshop archeologia a Firenze, 2013; Ipotesi per una Firenze etrusca nel sito Facebook Floreinassance.

Di seguito immagini del cippo di San Tommaso, di urna biconica proveniente dalla necropoli Gambrinus e della foto relativa agli scavi della necropoli villanovina Gambrinus tratta dal sito memoriedalmediterraneo.com.

Autore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com

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