Nell’antica cappella di Sant’Antonio da Padova (restaurata per l’occasione), a Sant’Albano Stura (Cn) in piazza Donatori del Sangue, ha sede l’allestimento del museo dedicato ai ritrovamenti della necropoli longobarda, un sito archeologico di straordinaria importanza venuto alla luce in occasione degli scavi per l’autostrada Asti-Cuneo, che contava più di 800 tombe, con corredi e oggettistica.
Il piccolo museo è tornato ad accogliere il pubblico e continuerà fino al 29 settembre ogni domenica (con una sospensione le prime settimane di agosto e l’apertura straordinaria sabato 24 agosto in occasione di San Liberato).
“Lungo lo Stura… racconti di archeologia e paesaggio” introduce al pubblico la storia longobarda con un video, pannelli informativi ed immagini, ma anche reperti originali, rinvenuti nell’ormai famosa necropoli, che resta attualmente uno dei ritrovamenti più importanti su scala europea per quanto riguarda la presenza longobarda.
La città longobarda è stata scoperta casualmente a Ceriolo di Sant’Albano nel 2009, durante gli scavi per la realizzazione dell’autostrada. Un ritrovamento del tutto inatteso, che attualmente rappresenta uno degli eventi più importanti e sensazionali della storia longobarda in Europa.
In 10 anni di lavori, sono state scavate tutte le 842 tombe presenti, 560 delle quali erano provviste di preziosi corredi funebri.
Ad accogliere i visitatori ci sarà il personale di Atelier Kadalù, associazione che vanta molte collaborazioni sul territorio nella gestione di spazi museali e mostre.
L’ingresso al museo longobardo è libero.
È possibile anche prenotare visite ad hoc in altri periodi dell’anno o durante la settimana (a pagamento in questo caso) contattando l’associazione all’indirizzo info@atelierkadalu.it
Autore: Agata Pagani
Fonte: www.lafedelta.it 8 mar 2024